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Ricorsi Professioni Sanitarie, il caso arriva in Procura

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Dopo l’ammissione nella facoltà di Medicina degli studenti che avevano fatto ricorso, anche l’Udu di Catania ha deciso di presentare ricorso al Tar, segnalando diverse irregolarità per i test di Professioni Sanitarie: violazione dell’anonimato, così come per i test di Medicina, pare difatti che il test sia stato consegnato direttamente al commissario, senza protezioni o imbustamenti;ma anche mancato ritiro dei cellulari, che dovrebbe garantire uno svolgimento onesto dei test.

Se il Tar accetterà il ricorso dell’Udu di Catania, come nel caso di Medicina, gli studenti che hanno aderito dovrebbero poter accedere per “soprannumero”: non verrà dunque penalizzato chi ha già superato i test e inizierà il percorso in Professioni Sanitarie nei prossimi giorni.

L’Udu si è quindi schierato in prima fila per la segnalazione di irregolarità, ma la loro è una battaglia molto più grande: il bersaglio principale è il numero chiuso, un meccanismo che non garantisce a tutti un accesso al corso desiderato.

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L’Avvocato Michele Bonetti, che si occupa dei ricorsi per conto dell’Udu, ha depositato l’esposto alla Procura della Repubblica, sostenendo: «Apriamo il ricorso per Professioni Sanitarie a Catania con l’obiettivo di eliminare una volta per tutte il numero chiuso in Italia, così come denunciamo da 15 anni a questa parte u scala nazionale».

I ragazzi, interessati a partecipare al ricorso, possono contattare l’Udu via email all’indirizzo info.uduct@gmail.com, entro il 20 ottobre 2014. Il responsabile e coordinatore dell’Udu di Catania, Giuseppe Campisi, è invece contattabile all’indirizzo giuseppecampisi86@gmail.com o al 3286079237.