Riprendiamo il viaggio alla scoperta del Mondiale col girone E, formato da Francia, Svizzera, Ecuador e Honduras.
Partendo proprio dalla Francia, avremmo voluto dedicare un intero capitolo al mitico Ribery. Eletto dieci volte Mister Mondo e quattro volte Mister Universo, sarebbe stato il sex symbol incontrastato di tutte le tifose francesi e non; e invece il mitico Frank si è infortunato a pochi giorni dall’inizio della competizione. Si dice a causa di un incidente domestico; Ribery è stato vittima della frantumazione di uno specchio con il quale stava dialogando con le famose parole: “Specchiò Specchiò dellè miè bramè, qui est le plus beau dans toute la France?” Pioggia di vetri in frantumi, niente mondiale e sette anni di guai. Duro colpo per i galletti, ma il vero duro colpo per i nostalgici del football sarà assistere alla partite della Francia senza le celebri telecronache di Bruno Pizzul. Giocatori come Debuchy, Griezmann o Benzema sarebbero stati pane per i denti della voce suadente dell’ex commentatore Rai; quasi ai livelli dello storico “Li-zara-zu”. Ricordare per credere.
Segue l’Honduras. Una squadra senza la minima idea delle regole del gioco del pallone, ma autore di una trovata importante: la maglietta da gioco con una H bene in vista sul petto. Una roba obbrobriosa che ai più attenti ricorderà la maglia della mitica Hot Dog di Holly e Benji, quella dei gemelli Derrick per intenderci, quella della “catapulta infernale”. E’ lecito aspettarsi dai due sconosciuti attaccanti honduregni almeno un gol in rovesciata simultanea lanciandosi dalla traversa, esattamente come nel cartone animato. In caso contrario ci auguriamo una ingloriosa eliminazione e il ritiro immediato dal mercato della maglia con la gloriosa H. Sarebbe un nuovo trauma infantile.
L’Ecuador, invece, parteciperà alla Coppa del Mondo solo per aumentare l’importante mercato dell’esportazione di banane. Tutti i convocati, infatti, sono dei noti commercianti del cosiddetto “frutto dell’amor” e approfitteranno del viaggio in Brasile per vendere copiosi carichi di banane tra le spiagge di Ipanema e Copacabana. Da segnalare l’offerta speciale proposta da un difensoraccio di nome Jorge Guagua: per ogni dieci di caschi di banane acquistati, regalerà i suoi calzettoni usati solo due volte. O forse tre. Poche speranze di qualificazione, ma davvero ottime possibilità di innalzare di qualche punto il prodotto interno lordo ecuadoregno. Eroi nazionali.
Chiudiamo con la curiosa Svizzera. La compagine crociata punta a raggiungere gli ottavi di finale puntando sulla dieta a base di formaggio Emmentaler curata dal golosissimo tecnico Hitzfeld. L’unico sottratto a questo particolare trattamento è il portiere Diego Benaglio in quanto, per un estremo difensore, è sconsigliatissima una alimentazione a base di cibo coi buchi. Tantissimi i convocati che militano nel campionato italiano, ma il più curioso in rosa si chiama Tranquillo Barnetta. Lo vedo già a fine carriera dietro a un bancone di Lugano a fare caffè: Bar Netta da Zio Tranquillo. Un covo di vecchi amici del Canton Ticino. Mi rilasso solo a nominarlo.
A domani per il girone F.
Joga Malinho!
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