Attualità Università di Catania

«I Simpson in lingua inglese, perché no?»: intervista alla Prof.ssa Vigo, docente di lingue dell’Università di Catania

HomerSimpsonLo scorso anno, accendendo la televisione su Italia 1 per il solito appuntamento pomeridiano con I Simpsons, i telespettatori si sono accorti di un evento insolito: è stato mandato in onda un episodio della nota sitcom in lingua inglese. “Sicuramente Mediaset si preoccupa così tanto della nostra conoscenza linguistica, da voler fornirci un’occasione per migliorarla”̶  avremmo potuto sarcasticamente pensare. Ma fin da subito è stato chiaro a tutti che si sia trattato di un errore, tanto è vero che la rete televisiva aveva rimediato mandando in onda in italiano solo la seconda parte dell’episodio. La notizia non è passata inosservata, i social network hanno da subito discusso sull’accaduto, mostrando un certo apprezzamento per la svista di Mediaset.

Credo sia già noto a tutti che guardare un film in lingua originale possa permettere a noi studenti di migliorare la conoscenza linguistica, e in particolare la comprensione dell’inglese. Allora dovremmo tutti iniziare a guardare  film in lingua? La prof.ssa Francesca Vigo, docente presso la Facoltà di lingue e letterature straniere dell’Università di Catania, ci ha spiegato in quali casi possa essere utile vedere un film in lingua: «Se la competenza linguistica di chi guarda il film è ad un livello molto basso, la cosa si può rivelare non solo completamente inutile, ma anche stancante e quindi demotivante. Se la competenza è accettabile, allora la visione del film in lingua può essere utile ma deve essere un film che piace a prescindere dalla lingua. I testi filmici usano codici verbali e visivi, dunque la presenza delle immagini rende più facile la comprensione e piacevole l’esposizione all’input».

Quando si parla dei benefici che si possono trarre dal vedere film in lingua si è sempre abbastanza vaghi, senza mai precisare quali siano le reali conseguenze. La docente sostiene che guardare dei film in lingua (anche con la presenza dei sottotitoli) possa essere utile per migliorare la pronuncia, il lessico e la prosodia, ossia la parte della linguistica che studia l’intonazione, il ritmo e l’accento del linguaggio parlato. Questa attività si rivela particolarmente proficua perché permette di comprendere meglio la cultura delle lingue, soprattutto appartenenti a realtà molto diverse dalla nostra. «A tal proposito è importante controllare l’origine dei film, per l’inglese, ad esempio, occorre sapere se si tratta di film britannici, americani, indiani ecc. per i riferimenti culturali e la pronuncia

Pare che la visione dei film in lingua possa essere un importante strumento didattico che, come fa notare la docente, non può essere applicato all’interno delle aule universitarie per via dell’elevato numero degli studenti. Quest’anno questo tipo di attività è stata offerta dall’Università di Catania con il progetto Learn by movies, con cui si presenta una rassegna di film in lingua originale per gli universitari.

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La prossima volta che qualsiasi programma verrà mandato in onda in lingua originale, anzichè chiederci cosa stia accadendo, potremmo accogliere la sfida e pensare: “Perché no?”

A proposito dell'autore

Alessia Costanzo

Laureata in Filologia moderna, attualmente è direttrice responsabile della testata giornalistica LiveUnict e lavora come copywriter. Dopo aver scoperto il Content marketing, la sua passione per la comunicazione si è trasformata, legandosi ai Social media, alla SEO e al Copywriting.