17 Aprile 2014, ore 19:15: Luca Parmitano atterra nellโaula magna del Dipartimento di Fisica e Astronomia di Catania. Ad accoglierlo, studenti universitari, studenti di liceo, professori, bambini e over 60, a testimonianza del fatto che il suo arrivo รจ stato sicuramente uno degli eventi piรน significativi organizzati dallโUniversitร di Catania.
Al tavolo, ad intervenire durante la conferenza, grandi nomi di Unict e non solo: il prorettore Alessandra Gentile, il professore Claudio Spitaleri,ย prof. ssa Francesca Zuccarello del dipartimento di Fisica e Astronomia e il Colonnello Vincenzo Sicuso, comandante del 41ยฐ Stormo presso la base aeronavale di Sigonella.
Se cโรจ una parola con cui si potrebbe definire ciรฒ che รจ stato Luca Parmitano, per il pubblico che ha affollato lโaula magna del dipartimento, รจ sicuramente โstorytellerโ, colui che racconta una storia e in particolare la sua storia. Un intervento semplice, come si รจ mantenuto semplice lโuomo dietro lโastronauta, e coinvolgente, come lo sono tutte le storie di pianeti, stelle e di quei luoghi lontani che solo gli uomini piรน fortunati possono raggiungere nella vita. Le parole di Luca, hanno accompagnato ed emozionato le persone in aula, e hanno preso vita grazie alle immagini di un video in cuiย sono stati mostrati stralci di vita quotidiana allโinterno della navicella Soyuz 35, che lo ha ospitato per sei mesi in orbita. Dal momento del pranzo, a quello dello shampoo (attivitร che per sua stessa ammissione non ha potuto svolgere!), dal momento dello svago alla chitarraย a quello del lavoro al computer: quotidianitร che nello spazio assumevano lโaria di vere e proprie missioni.
Tre le parole chiave che, per “astro Luca“, hanno racchiuso il senso della sua missione:
Scienza, perchรฉ a bordo della navicella ha effettuato un numero elevatissimo di esperimenti, che lo hanno coinvolto per circa 40 ore settimanali per tutte le settimane trascorse in orbita.
Tecnologia, perchรฉ svolgere determinati esperimentiย รจ stato possibile solo grazie allโaiuto di strumenti con un certo livello di tecnologia, frutto di collaborazioni Italiane ed Europee.
Ed infine esplorazione, forse la parola piรน importante delle tre, quella che, secondo Luca, le racchiude entrambe e il cui senso รจ che โI limiti vanno sempre cercati, ma per essere superatiโ.
In questa kermesse stellare, si รจ distinto anche lโintervento di Fabio Leone, del team โSicilian Space Programโ, che ha presentato, attraverso un video, il folkloristico ed estroso esperimento del โlancio del cannoloโ nello spazio con la navicella Cannolo Transpoter.
La serata si รจ conclusa con gli interventi del pubblico, che non si รจ risparmiato nel porre le domande piรน disparate, da quelle dei piรน piccoli che chiedevano se ยซAndremo mai su Marte?ยป, a quelle dei piรน grandi, come ยซCosa sogni nello spazio?ยป, a quelle dei piรน curiosi: ยซCโรจ qualche oggetto che vi รจ proibito portare a bordo?ยป.
A tutte Luca ha saputo rispondere con la simpatia e la naturalezza che lo hanno reso un poโ lโamico di tutti, quello che viaggia sempre e non sta mai a casa, quello che perรฒ trova sempre un minuto per tutti, per ricordarci che con la forza dei sogni si puรฒ fare, si puรฒ riuscire e si puรฒ vincere.
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