Reduci dalla recente esperienza da Oscar, non possiamo non celebrare la grande bellezza in tutte le sue varianti. Una bellezza che, a volte, ha i tratti di una terra travagliata; una terra che, con grande tenacia, combatte le sgradevoli sfumature dell’illegalità. La grande bellezza è quella di chi esorcizza e affronta le paure di un popolo che può scoprirsi promotore della lotta contro un’odiosa forma di delinquenza: la corruzione.
Ed è sempre questo popolo, il popolo siciliano, che sbarca oltremare e convince l’America grazie ad un progetto volto a combattere la corruzione. Lo studio, intitolato When in Rome, do as the Romans do: Subsidiary Autonomy as a Response to Corruption Distance è stato giudicato dai referee del 2014 Academy of Management Meeting ed è stato inserito nel programma del convegno che si terrà a Philadelphia ad agosto. Il progetto firmato dalla professoressa Grazia D. Santangelo, docente del dipartimento di Studi politici e sociali dell’Università di Catania, realizzato con la collaborazione della professoressa Larissa Robbiosi, si occupa della risposta organizzativa delle multinazionali alla corruzione e verrà pubblicato su Best Paper Proceedings of the 2014 Academy of Management Meeting.