AttualitĆ 

Il tuo cervello si comporta come se fossi piĆ¹ vecchio? Colpa dell’inquinamento.

Lā€™inquinamentoĀ atmosferico da particolatoĀ (sostanze sottili che restano sospese in aria) ĆØ considerato tra i principali responsabili delle malattie che colpiscono lā€™apparato respiratorio come allergia, asma, bronchite,enfisema, fino ai tumori. Poco perĆ² ancora si sa dellā€™effetto delle polveri sottili presenti nellā€™aria delle grandi cittĆ  sul sistema nervoso. UnĀ gruppo di ricercatori americani dellā€™UniversitĆ  dellā€™OhioĀ ha appena pubblicato sulla rivista Molecular Psychiatry una ricerca che sembra aver trovato un legame tra inquinamento e alcuni tipi di disturbi cognitivi.

Gli studiosi sono giunti alla conclusione che lā€™esposizione prolungata al particolato sottile, come le PM 2.5 (polveri molto penetranti),Ā puĆ² alterare la morfologia dei neuroni, lā€™umore e compromettere la cognizione. I ricercatori hanno sottoposto per 10 mesi due gruppi di topi alle temibili PM 2.5 e ad aria filtrata. I topi che avevano respirato PM 2.5 mostravano un umore piĆ¹ depressivo e avevano piĆ¹ difficoltĆ  a imparare a muoversi allā€™interno di un percorso rispetto ai topi che avevano respirato aria filtrata.Ā Laura Fonken, autrice principale dello studio, e i suoi colleghi hanno verificato che lā€™espressione delleĀ citochine pro-infiammatorie dellā€™ippocampoĀ era piĆ¹ elevata nei topi sottoposti a PM 2.5 rispetto agli altri e la densitĆ  dei dendriti, ramificazioni dei neuroni, risultava minore in alcune zone del loro ippocampo. Le dimensioni e la concentrazione del particolato utilizzato nellā€™esperimento simulavano i livelli delle cittĆ  dei paesi emergenti, come Cina e India. Dai test comportamentali svolti sui topi dopo lā€™esposizione alle PM 2.5 per verificare le capacitĆ  fisiche, i riflessi motori, lā€™apprendimento, la memoria e le risposte emotive (come ansia e depressione) sono emerse una neuroinfiammazione e unā€™alterazione della morfologia dei neuroni allā€™interno dellā€™ippocampo, cheĀ hanno un ruolo essenziale nella memoria. Questi cambiamenti potrebbero alterare il comportamento dei topi, oltre a danneggiarne le prestazioni a livello cognitivo:fanno piĆ¹ fatica a imparare.

Se ne parla giĆ  da un poā€™, ma ora ci sono ulteriori conferme:Ā respirare lā€™aria inquinata delle metropoli o delle strade trafficate aumenta il rischio di ictus e di perdita di memoria, secondo due studi pubblicati sugli Archives of Internal Medicine. ā€œAi livelli considerati generalmente sicuri dallā€™agenzia di protezione ambientale negliĀ Usaā€ spiegaĀ Gregory Wellenius, coordinatore di uno dei due studi ā€œabbiamoĀ riscontrato importanti effetti sulla saluteā€. I ricercatori hanno analizzato i dati di 1.700 pazienti ricoverati alĀ Beth Israel Deaconess Medical Center di BostonĀ per ictus tra il 1999 e 2008 e poi quelli delle centraline dellā€™aria, scoprendo che il rischio di avere un ictus era del 34% piĆ¹ alto nei giorni in cui la qualitĆ  dellā€™aria era classificata ā€œmoderataā€ rispetto a quelli con aria buona. Questo maggior rischio cresceva nelle 12-14 ore successive allā€™esposizione allā€™inquinamento, ed era collegato alĀ biossido di azoto, un inquinante legato al traffico. Secondo Wellenius, i vasi sanguigni si dilatano e restringono in base allā€™ambiente esterno per mantenere la pressione sanguigna costante. Lā€™inquinamento dellā€™aria influisce anche sullaĀ capacitĆ  di regolare la pressione sanguigna, che a sua volta puĆ² innescare un ictus nelle persone che sono giĆ  a rischio. Lo stesso effetto potrebbe spiegare perchĆ©, in un periodo di tempo piĆ¹ lungo, essere esposti ad aria inquinata ĆØ associato ad un calo delle capacitĆ  mnemoniche e di pensiero, visto che il flusso di sangue al cervello ĆØ molto importante anche per le funzioni cognitive.

Una seconda ricerca ha dimostrato che lā€™inquinamento atmosferico dei centri urbani potrebbe ā€annebbiareā€ il cervello delle donne favorendone il declino cognitivo, cioĆØĀ facendolo invecchiare anzitempo sia sul fronte della memoria sia su quello delle abilitĆ  cognitive. Lo studio ĆØ stato condotto su 20 mila donne dagli esperti dellaĀ Rush University Medical Center in Usa. Le donne, residenti in diversi centri Usa, sono state sottoposte ad una serie di test cognitivi i cui risultati sono stai poi incrociati con i livelli di inquinamento dei luoghi di residenza di ciascuna. Secondo lo studio, sempre pubblicato sulla rivistaĀ Archives of Internal Medicine, le donne che vivono nelle aree urbane piĆ¹ inquinate vanno incontro a declino cognitivo, con perdita di memoria e capacitĆ  mentali, piĆ¹ rapido delle coetanee residenti in aree meno inquinate. ƈ come se lā€™inquinamento invecchiasse il cervello di 1-2 anni, spiegaĀ Jennifer WeuveĀ della Rush University Medical Center in Chicago che ha condotto lo studio.Ā CiĆ² significa che a paritĆ  di etĆ , una donna che vive in unā€™area urbana molto inquinata ha lā€™elasticitĆ  mentale di una donna di 1-2 anni piĆ¹ vecchia residente in una zona non inquinata.

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A proposito dell'autore

Manuela Leonardi

Nata nel 1986 a Catania e vive oggi nella ridente cittadina di Belpasso. Ha iniziato il suo percorso di studi presso la cittĆ  di Catania frequentando il liceo Scientifico presso l'istituto Leonardo da Vinci. Consegue la certificazione PET nel 2005 con merito. Dopo la maturitĆ , vinto il concorso, si iscrive alla facoltĆ  di Chimica e Tecnologia Farmaceutica. Nel 2011 corona il sogno di iscriversi alla facoltĆ  di Medicina e Chirurgia di Catania, sospendendo la precedente carriera universitaria. Affascinata da diversi ambiti di cultura che vanno dalla danza classica allo studio del pianoforte, dalla moda al giornalismo,ma le sue piĆ¹ grandi passioni sono sempre state medicina,lettura, musica, politica e scrittura. Collabora, in qualitĆ  di redattore, col giornale universitario Liveunict.com. Nello stesso contesto diventa amministratrice dello sportello telematico ā€œNumero chiuso e test d'ammissioneā€ per aiutare le giovani e inesperte matricole a districarsi nel dedalo della burocrazia universitaria. Nel 2012 frequenta, presso la croce rossa italiana,il corso di primo soccorso BLS.