Social e millenials sono due dei trend più comuni dei nostri tempi, vere e proprie etichette del mondo che ci circonda, ormai caratterizzato da un labile confine tra finzione e realtà. Anche la ricerca scientifica, adesso, si interroga sui possibili problemi di dipendenza patologica e quanto essi possano influire nella nostra società, rimanendo al momento senza una chiara via d'uscita.
social network
L’Australian Psychology Society, nota come la più grande associazione professionale di psicologi si pone come osservatorio annuale dei disturbi che la dipendenza dai social network crea negli adolescenti. L’ultima ricerca ha rivelato un aumento sempre maggiore della dipendenza dei giovai dagli strumenti digitali e ulteriori effetti negativi sulla psiche dei ragazzi. Il National Stress and
Secondo uno studio recentemente emerso, chi tende ad avere molti amici su Facebook è una persona materialista. Le persone materialiste hanno più amici su Facebook. A confermarlo una ricerca portata avanti dal team del professor Phillip Ozimek della Ruhr-Università di Bochum in Germania e pubblicata sulla rivista Heliyon. Secondo i ricercatori infatti, i materialisti hanno più bisogno di
È disponibile in forma gratuita un nuovo social network, fondato da Pietro Miconi, per incontrare persone con gli stessi interessi. Una startup milanese ha ideato un nuovo social network chiamato “Hibye” che, attraverso delle conoscenze virtuali, spinge le persone a instaurare dei rapporti reali. L’obiettivo della nuova applicazione è quello di mettere in contatto tra di loro
Il social network Instagram ha annunciato, dopo aver già sperimentato la cosa nello scorso mese di agosto, che adesso è disponibile per tutti gli utenti la possibilità di dirette condivise fra più persone. Cosa cambia? Il format della diretta rimane invariato, si avrà però la possibilità di invitare altri followers che, accettando l’invito, potranno apparire nella stessa diretta e
Gli investimenti di Mark Zuckerberg non si placano: il fondatore di Facebook, detentore ormai anche di Instagram e WhatsApp, aggiunge ai propri possedimenti una nuova app, ancora poco conosciuta al pubblico italiano ma già di successo tra gli USA, che si rivolge sopratutto a giovani e studenti. Stiamo parlando di TBH, abbreviazione che starebbe per “To be honest”, che nel giro di
I giovani mostrano sempre più interesse verso altri social, che sembrano ormai aver sorpassato Facebook. A loro disposizione infatti c’è il mondo intero da guardare e la propria virtual life da mettere in bella vista per vivere al meglio questa vita social che non ha più barriere né confini, anzi riesce a spostare l’attenzione da un social network all’altro. Se Facebook sembrava
Il social network ha deciso di ampliare il numero massimo consentito per i caratteri dei post: da 140 si arriverà a ben 280 cinguettii. Per tutti coloro che stanno stretti nei 140 caratteri, sta per arrivare una novità assoluta che da anni cerca di concretizzarsi: l’aumento del numero massimo di caratteri per ogni tweet. A questo punto, bisognerà aggiornare anche il dizionario di
Sono entrate a far parte del nostro modo di comunicare quotidianamente, eppure le “faccine” potrebbero rappresentare una minaccia per la nostra credibilità sul lavoro. Le usiamo tutti i giorni, le inviamo agli amici, ai familiari, ai colleghi di lavoro: le emoticon sono da anni entrate a far parte, a tutti gli effetti, del nostro modo di comunicare nel mondo virtuale. Se siete avvezzi a usare le
Il nuovo corso di laurea all’università di Udine dovrà formare i giovani nel settore digitale, sempre più fondamentale e richiesto nel mondo del lavoro. Che piaccia o no, il futuro del lavoro è digitale, e già da qualche anno sono sempre più numerose le figure, esperte in media digitali, social networking e grafica web, richieste dai datori di lavori. Il nostro Paese, tuttavia, non sembra in
Anonima ma non troppo: Sarahah, l’app del momento, copia i contatti presenti nelle rubriche degli utenti e li deposita su un server esterno. Privacy in pericolo. Circa 18 milioni di persone l’hanno scaricata sui loro iPhone e smartphone Android: è l’app di Sarahah che, quest’estate, ha spopolato sui social network. Nata dall’idea di un giovane saudita per permettere agli impiegati di
Con l’avvento e la diffusione dei social network, è diventata ormai prassi consolidata quella di far sapere e far vedere ad amici e non, particolari a volte anche irrilevanti della propria vita. La “sete” di condivisione, però, ormai si è spinta oltre: per 2 milioni di italiani, infatti, secondo una web analysis condotta monitorando i social network più noti, è fondamentale condividere foto e
L’app Sarahah, nata dall’idea di un giovane saudita e diventata virale grazie ai social, sta conoscendo un successo incredibile e planetario. La ragione del suo successo sta nel fatto che essa permette di comunicare con amici e datori di lavoro in modo del tutto anonimo. Qualcosa dunque di molto allettante per tutti gli utenti del web che desiderano esprimere la propria opinione
Un software rileva il nostro stato d’animo direttamente dalle foto postate sui social: tutti in posa indossando il più bel sorriso, ma spesso questa felicità non è reale. Christopher Danforth dell’Università del Vermont, insieme a Andrew Reece dell’Università di Harvard, ha sviluppato un software in grado d rilevare la presenza di un disturbo depressivo. “Questa ricerca punta a
Sul podio degli atenei più twittati Roma e Milano, anche se gli studenti sarebbero poco inclini a parlare di università sui social. Secondo gli oltre 230mila tweet raccolti dal sito Voices from the blogs, tra gennaio e inizio luglio 2017, sarebbe La Sapienza di Roma l’università più “social” d’Italia. Seguono sul podio il Politecnico di Milano, medaglia d’argento, e la Cattolica di Milano. Si
Il più famoso social network inserisce di tanto in tanto degli elementi divertenti che possono personalizzare ancor di più post e commenti semplicemente digitando delle parole chiave; tempo fa ciò era accaduto con “baci”, parola che faceva apparire diversi cuoricini sulla pagina, e con “Harry Potter”, che faceva apparire una bacchetta magica dalla quale fuoriuscivano
Le Storie su Facebook da adesso sono pubbliche e saranno visibili a chiunque disponga di un profilo sul social network creato da Mark Zuckerberg. Oramai tutti si servono delle Storie per raccontare step by step le proprie giornate e mostrare ai propri amici ciò che stanno facendo o semplicemente dove si trovano…soprattutto in questo periodo dell’anno, tra spiagge stracolme e
Un’università cinese, vicino a Shangai, ha istituito alcuni corsi rivolti a giovani che vogliono sfondare nel mercato sempre più produttivo dei social network. Negli ultimi anni il nostro vocabolario è stato invaso da nuovi vocaboli provenienti dal mondo sempre più permeante e pervasivo dei social network. Se un tempo alla parola “virale” tremavano quasi le ginocchia, pensando a chissà quale
Circa 30 i milioni di utenti italiani collegati ogni giorno sul social di Zuckerberg. I dati calcolati tramite Facebook Advertising. Sì, Facebook è un social per grandi: in Italia il 53% degli utenti è over 35. Esatto, una persona su due che si collega al social blu ha più di 35 anni. A dirlo è Facebook Advertising, lo strumento di calcolo che sui 30 milioni di utenti attivi al giorno (di cui 28
Dopo esserne stato cacciato anni fa per aver creato il predecessore di Facebook, Zurckerberg ritorna a Harvard per ritirare la laurea ad honorem. Fu proprio tra i corridoi dell’Università di Harvard, all’interno del suo dormitorio, che Zuckerberg pensò, mise a punto e, infine, lanciò quello che sarebbe diventato il più grande e “popolato” social network dei nostri giorni, nonché una
Ansia e depressione da social: secondo uno studio britannico, Instagram sarebbe il peggior social network per gli effetti negativi sulla salute mentale degli utenti più giovani. I social network sono diventati uno spazio in cui creiamo relazioni, formiamo la nostra identità, esprimiamo noi stessi e apprendiamo cose sul mondo che ci circonda. Secondo un’indagine della Royal Society for Public
Il “Blue Whale” (letteralmente “La balena blu”) è una tendenza nata in Russia e legata ai social media, in cui dei ragazzi si suicidano seguendo una specie di “gioco” composto generalmente da 50 regole dettategli da un “curatore” (o “tutor”). Il nome deriva dal fenomeno delle balene spiaggiate, che viene appunto paragonato al suicidio e