Secondo alcuni l’identificazione della ninfa Etna con il Vulcano spiegherebbe il motivo per cui i catanesi considerano la “Montagna” come un’entità femminile buona e materna.
leggende catanesi
Il castagno dei cento cavalli è considerato l’albero più antico d’Europa. Una leggenda narra che esso servì da rifugio persino alla regina Giovanna I d’Angiò.
Il mito narra che il cavallo del vescovo di Catania si fosse gettato nell’Etna. Lì lo scudiero, lanciatosi per recuperarlo, incontrò il leggendario Re Artù.
Il castello di Leucatia è oggi proprietà del Comune e ospita la biblioteca pubblica. Si narra che sia ancora possibile udire urla e lamenti tra i suoi corridoi.
Il lago di Nicito sarebbe stato il fulcro dell’antica Catania. Esso sarebbe poi stato cancellato da una violenta eruzione dell’Etna.
A differenza di altri quartieri il nome Zia Lisa deriverebbe non da santi o gente illustre, ma sarebbe da ricondurre alla leggenda di una bella popolana catanese.
Il terremoto del Val di Noto fu uno dei più violenti e distruttivi della storia italiana. I suoi effetti furono devastanti su tutta la Sicilia orientale, da Messina a Ragusa. Alcune leggende sono nate attorno al disastroso evento.
Il borgo di Mascali è stato più volte colpito da violente eruzioni dell’Etna. Il mito narra che la colpa sia della folle gelosia del Vulcano per Rosemarine.
La Pietra del Malconsiglio si trova oggi al Palazzo degli Elefanti. Leggenda vuole che essa porti sfortuna e sia fonte di pessime decisioni.
I balconi murati di Palazzo Sangiuliano erano visibili da piazza Università fino agli anni '60. Dietro a essi il mistero di un terribile delitto.
Pare che la leggenda affascinasse profondamente il popolo sicano, che era solito raffigurare i due fratelli sulle monete. Lo stesso Virgilio si sarebbe poi ispirato ai due personaggi etnei per il suo Enea.
La leggenda narra che il fiume creato dal sangue di Aci diede il nome alle nove cittadine alle pendici dell’Etna, tra cui, le più famose, Acireale, Acitrezza e Acicastello.
Ancora oggi la leggenda racconta del rumore degli zoccoli di un fantomatico cavallo senza testa, che risuonano misteriosi e inquietanti nella notte in via dei Crociferi.
Ancora una leggenda catanese a fare da protagonista per la locandina ufficiale di Etna Comics. Dopo il paladino Uzeta ed Eliodoro arriva Gammazita.
La storia di Gammazita viene considerata un esempio virtuoso della tenacia e onestà delle donne catanesi e attirò persino studiosi e scienziati alla volta di Catania per il loro Grand Tour.
La bellezza e la storia di piazza Università non smette di affascinare turisti e cittadini. Merito soprattutto dei due palazzi in stile barocco e dei candelabri che rappresentano le quattro leggende della città che, negli anni, hanno contribuito a dare a Piazza Università un’aurea misteriosa ed intrigante. Proprio i quattro candelabri di bronzo che ergono sulla celebre piazza catanese