Il Miur ha fornito chiarimenti in merito ai periodi di studio all’estero, dichiarando che essi sono equivalenti a esperienze di alternanza scuola-lavoro.
Con nota ministeriale 3355 al punto 7, il ministero dell’Istruzione ha stabilito alcune linee guida in merito di esperienze di studio all’estero per gli studenti di scuola superiore. Sono sempre più numerosi, infatti, gli studenti che scelgono di trascorrere l’anno scolastico presso un istituto estero, nella speranza di imparare la lingua, cercare di crescere al di fuori delle cure familiari, entrare a contatto con un’altra cultura e conoscere persone nuove.
Il Miur ha così stabilito che scegliere di studiare per un anno all’estero equivale esattamente a intraprendere un’esperienza di alternanza scuola-lavoro in Italia. Studiare all’estero, così come si legge dalla ministeriale, “contribuisce a sviluppare competenze di tipo trasversale, oltre a quelle più specifiche legate alle discipline. Imparare a leggere e a utilizzare altri codici, saper riconoscere regole e principi diversi, imparare ad orientarsi al di fuori del proprio ambiente umano e sociale utilizzando ‘le mappe’ di una cultura altra esigono un impegno che va ben oltre quello richiesto dalla frequenza di un normale anno di studio”.
Tutte queste competenze, apprese durante il periodo di studio, sarebbero secondo il Miur formative e spendibili nel mondo del lavoro, arricchendo il CV e impressionando positivamente i possibili futuri datori di lavoro. È, inoltre, possibile partecipare nel Paese ospitante ad attività professionalizzanti, quali stages e tirocini, purché venga sottoscritto prima della partenza un “contratto formativo” tra l’istituzione scolastica e la struttura ospitante estera, e dopo aver consegnato la documentazione necessaria.
Se, tuttavia, uno studente del terso o del quarto anno non dovesse essere promosso, allora si dovrebbe ripetere per intero il percorso di alternanza lavoro, trattandosi di un’attività ordinamentale che coinvolge l’intero curriculum e che segue la programmazione annuale stabilita dal consiglio di classe.