In un mondo sempre più robotizzato ed informatico, potrebbe concretizzarsi una delle paure impiantate da tempo dai film di fantascienza: il sopravvento della tecnologia sull’uomo. Se questa possibilità è ancora da considerarsi piuttosto remota, non lo è poi così tanto ipotizzare che in campo professionale l’uomo venga sostituito dalla tecnologia e dalla robotica. Un fatto questo validato da una ricerca della Oxford University. Possibili soluzioni? Ci sono cose che le macchine non sanno fare ancora bene quanto sono invece in grado di fare gli uomini. E la filosofia sembra essere la chiave per risolvere la faccenda.
In Irlanda, dallo scorso settembre, è già realtà. Michael Higgins, presidente dell’isola verde, ha inserito l’insegnamento della filosofia tra le materie “irrinunciabili” ed adesso è in discussione il suo inserimento definitivo nei programmi delle scuole elementari.
La ragione che ha spinto il Presidente dell’Irlanda a prendere questa decisione è la risposta ad uno specifico dibattito discusso nel Paese. Ci si è domandati, infatti, quale poteva essere la soluzione da attuare in prospettiva dei cambiamenti segnati dalla sempre maggiore diffusione della tecnologia nel campo del lavoro. Un quesito legittimo dato che, stando ad una ricerca degli economisti della Oxford Univesity, tra vent’anni la metà delle professioni attuali saranno totalmente automatizzate attraverso la tecnologia robotica ed informatica. Per l’Irlanda, la soluzione alla progressiva perdita di importanza del lavoro umano sta nell’insegnamento della filosofia. Le capacità di immaginare, di ragionare e di attuare il problem solving saranno le abilità richieste ai professionisti del futuro. Esperti di diversi settori che potranno dirsi “insostituibili”.
Se nessuno può dirsi bravo quanto Google a rispondere alle domande, è ancora necessario (e lo sarà anche nel futuro), che le persone imparino a porre le giuste domande. Un’abilità che può essere sviluppata solo spingendo bambini e ragazzi ad allenare la curiosità e l’immaginazione, i due mortori del ragionamento innovativo. Del resto, l’importanza di esercitare al ragionamento e al pensiero creativo è una capacità individuata già da tempo da una delle pedagogiste più all’avanguardia di sempre, l’italiana Maria Montessori. Di cui tante strategie educative oggi sembrano essere nuovamente apprezzate.