Arriva come un fulmine a ciel sereno la richiesta di sanzione avanzata dalla Procura della Figc in merito a combine relative ad alcune partite di serie B dell’ormai lontano 2014. E tra i calciatori indagati, insieme ai più rinomati Izzo e Pisacane, attuali giocatori di Genoa e Cagliari nella massima serie, c’è pure una vecchia conoscenza rossazzurra: Francesco Millesi, 36enne nato a Catania, che il 23 maggio scorso lo vide tra i nomi del nuovo filone di calcioscommesse.
In quella data l’accusa fu di partecipazione esterna ad associazione mafiosa, nell’ambito di un’inchiesta condotta dal DDA di Napoli, secondo la quale un clan camorristico di Secondigliano avrebbe manipolato alcune gare di Serie B, tra le quali Modena-Avellino e Avellino-Reggina.
La volontà della Procura è adesso di 6 anni di squalifica, con richiesta di preclusione e un’ammenda di 20mila euro, la stessa inflitta al calciatore napoletano Armando Izzo.