Ad estate inoltrata non bastano più le serate, il mare, il sole e tutte le cose tipicamente estive: ecco che nasce Klash, app che permette di sfidare gli amici (sfide reali e non virtuali).
Un app ideata a Fuerteventura, da Alessandro Petrucciani, il fondatore ventisettenne della startup, romano ma berlinese d’adozione, che è stato il primo ad inaugurare klash, pitchando in mankini di fronte ad una platea di investitori, startupper e giudici.
Petrucciani racconta che, mentre faceva un master a Barcellona, a fine esami decise di approfittare di un volo low cost per Fuerteventura ed ecco che, nell’isola con gli amici, arriva il lampo di genio tra birre in palio e goliardate varie. Hanno iniziato a lavorare al progetto autofinanziandosi a Berlino per 9 mesi. Gli sforzi sono stati ampiamente ripagati con un investimento a sei cifre perché se si è folli da pitchare in queste condizioni, lo si è abbastanza anche per farcela.
È stata già brevettata la nuova versione con cui, a differenza della prima, sarà possibile condividere le sfide privatamente all’interno di gruppi, tramite Snapchat e Taptalk. All’inizio Klash era stata creata per dare visibilità agli sfidanti, ma dopo un periodo di un mese e mezzo di feedback negli Stati Uniti, hanno deciso che le sfide sono cose che si fanno tra amici e devono restare tali.
Esempi di sfide sono: paracadutismo, oppure cantare una canzone durante un festival fingendosi innamorati di uno spettatore. Il successo dell’app è dovuto al fatto che il divertimento sta alla base, insieme ad Alessandro e i suoi amici si divertono gli oltre 25 mila utenti.
Hanno chiesto ad Alessandro se c’è qualcosa di cui ha paura, la sua risposta sono stati i serpenti, ma pur di non rifiutare una sfida sarebbe disposto ad affrontarli, così come ha pitchato nudo.
E voi siete disposti a valicare e far valicare i limiti per Klash? Eseguite il download!