Come di consuetudine arriva a fine luglio lo spot di UniPA. Quest’anno niente sparatorie, omicidi, ma uno spot classico, il filo conduttore infatti è il selfie, l’autoscatto con lo smarphone tanto diffuso sui social network. Non sono mancate le polemiche sui social. Un utente su youtube: urge videorisposta su situazione reale di Unipa
L’Università di Palermo da qualche anno lancia lo spot per le immatricolazioni, quest’anno lo spot è stato interamente ideato e realizzato, in tutte le sue fasi, da un gruppo di studenti di Scienze della comunicazione pubblica, d’impresa e pubblicità dell’Ateneo.
Caricato anche su YouTube, nella descrizione si legge che in due minuti si raccontano «le diverse fasi della vita universitaria, dall’ammissione al corso di laurea fino al giorno della proclamazione, immortalate con i selfie e poi condivise attraverso diversi hashtag.
Nessun professionista dietro la camera, come è stato negli anni scorsi, a indirizzare il lavoro dei cinquanta ragazzi che si sono occupati di tutte le fasi della realizzazione del video, dall’ideazione alla regia, dalla segreteria di produzione alla fotografia e alle riprese, dal trucco ai costumi fino alle comparse.
Allo spot, che mira a diventare virale come lo scorso anno quando è stato il terzo video più cliccato in Italia su Youtube nel mese di luglio, sono associati due hastag, #unipaselfie e #shareunipa, che già circolano da giorni sui social network.
Non sono mancate le polemiche, difatti su facebook, ma soprattutto su youtube i commenti si sprecano. Fra i più significativi il commento di Vincenzo che riportiamo integralmente “Mancano le parti dove i professori ti rimandano senza motivo e quelli che non vengono mai a lezione, mancano le parti dove la segreteria ti perde le materie, gli scippi nei vicoli, la munnizza ovunque, gli autobus inesistenti e l’organizzazione penosa e la burocrazie lenta. Questa é pubblicitá ingannevole, se volevate far vedere la vita di uno studente universitario in generale bastava chiamarlo “#shareuniversitá”, perché di unipa in questo video c’é solo la location e quello che uno si aspetterebbe di vedere da un’universitá che occupa meritatamente uno degli ultimi posti nelle classifiche italiane.”