In occasione dell’evento internazionale “Food Innovation”, ospitato dall’ex Monastero dei Benedettini di Catania, Alessandra Gentile, pro-rettrice dell’Università di Catania e delegato del Crea (Consiglio per ricerca in agricoltura), espone il proprio punto di vista sulla situazione della formazione accademica e lavorativa dei giovani siciliani.
Afferma la pro-rettrice che è indispensabile creare un binomio cultura-lavoro, agire su due fronti: da un parte una buona formazione culturale che fa da base e dall’altra uno sbocco lavorativo garantito dall’Università.
«L’Università di Catania è molto attiva nei settori agro e food con numerosi progetti europei, nazionali e regionali – spiega la dott.ssa Gentile – crediamo nell’agricoltura e nell’investimento sui giovani come parte fondamentale del nostro nuovo modo di vivere, pensare e operare. Il primo passo, però, è legato a una corretta istruzione e preparazione universitaria. E’ necessario che i ragazzi intraprendano il loro percorso di studi e vengano formati correttamente sul futuro che vogliono intraprendere. Quest’anno anche la facoltà di Agraria di Catania, per esempio, ha registrato molti iscritti e ciò testimonia il grande interesse dei giovani verso l’agricoltura. Da un lato i ragazzi devono essere studenti, impegnarsi nella loro formazione, imparare e avere un bagaglio culturale ampio come base per iniziare il loro percorso lavorativo. Dall’altro l’università ha il compito di garantire loro uno sbocco lavorativo. Alcune delle start up presentate sono modelli virtuosi e innovativi catanesi legati all’Ateneo che ha una sua specifica tradizione di valorizzazione delle realtà del territorio».