Sono numerose le irregolarità verificatesi durante lo svolgimento delle prime prove del Concorso Scuola 2016 e il Coordinamento Nazionale TFA le denuncia a seguito della prova comune di Italiano, Storia e Geografia.
Ecco quanto si legge nella denuncia del Coordinamento Nazionale TFA pubblicata su Orizzonte Scuola:
Appare ormai palese che il Ministero non è assolutamente pronto a gestire la macchina del concorso.
In numerose sedi le commissioni di vigilanza si erano inizialmente rifiutate di trascrivere sul verbale l’assenza delle griglie di valutazione, decidendosi a farlo solo dopo la minaccia di chiamare le forze dell’ordine.
Presso altre scuole ci è stata data notizia di numerosi problemi tecnici. Alcuni candidati, il cui computer si è spento improvvisamente, hanno potuto iniziare di nuovo la prova, avendo altri 150 minuti. Altrove ci sono stati problemi nel salvataggio delle prove sul supporto di archiviazione fornito dall’USR (prove mancanti nella pendrive, utilizzo di pendrive non fornite ufficialmente dagli USR).
A questo si aggiungono tutti i problemi relativi alla segretezza e alla sicurezza del software utilizzato, circa le quali questo Coordinamento aveva chiesto delucidazioni e rassicurazioni al MIUR, richiesta che però è stata in buona misura disattesa.
Resta inoltre pendente la questione dei ricorrenti non abilitati, che in gran numero attendono il pronunciamento del TAR, dopo le cautelari concesse dal CDS il 29 aprile. Qualora venissero ammessi si dovranno prevedere delle prove suppletive: evento mai accaduto in un concorso docenti, a grave svantaggio di chi la prova l’ha già sostenuta e possiede tutti i requisiti previsti dal bando.
Il Coordinamento Nazionale TFA vuole inoltre esprimere tutta la sua perplessità circa la modalità e le domande della prova, che appaiono del tutto inadatte a valutare le capacità dei docenti (nel caso degli abilitati TFA peraltro già vincitori di concorso e valutati sul tirocinio e con esami finali universitari).
Le domande prevedevano una trattazione che non poteva esaurirsi in 18 minuti e molte apparivano poste in modo superficiale (si chiedeva ad esempio di adattare una lezione su Petrarca ad un alunno con BES, senza specificare la difficoltà di apprendimento da prendere in considerazione).
Il Ministero dovrebbe sapere che non bastano 18 minuti per preparare una lezione e che una selezione di questo tipo premia solo chi sa usare più velocemente la tastiera. Di fronte a tutti questi problemi, che potrebbero portare ad un annullamento del concorso in sede di giustizia amministrativa, va ricordato che questo Coordinamento aveva formalmente chiesto al MIUR di differire la data di inizio delle prove scritte. Il Ministero è stato invece sordo alle richieste nostre e di migliaia di abilitati, che hanno inviato a viale Trastevere richiesta scritta di differimento delle prove.
Appare comunque ormai evidente a tutti che un concorso così raffazzonato con può essere l’unica possibilità di reclutamento per docenti già selezionati e abilitati. Urge l’istituzione di un secondo canale d’assunzione per gli abilitati TFA.
I coordinatori, Proff.
Bonadimani, Burrasca, Di Costanzo, Di Pirro, Gallo, Mariotti, Michienzi, Piersantelli, Viti.