Almalaurea 2025, Ingegneria civile e architettura: Nella mattinata del 10 giugno 2025, presso l’Aula Magna dell’Università di Brescia, è stato presentato il XXVII Rapporto AlmaLaurea 2025, dedicato al Profilo dei Laureati di 80 atenei, tra cui UNICT, aderenti ad AlmaLaurea, si basa su una rilevazione che coinvolge oltre 305 mila laureati del 2024 e, grazie all’elaborazione delle risposte ricevute dai laureati che hanno partecipato alla rilevazione, restituisce un’approfondita fotografia delle loro principali caratteristiche.
Ingegneri catanesi: preparati e subito al lavoro
I dati del XXVII Rapporto AlmaLaurea 2025 restituiscono un’immagine incoraggiante per gli studenti e le studentesse del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura dell’Università di Catania. Tra i laureati del 2024, infatti, il 70,6% risulta occupato già a un anno dal conseguimento del titolo: un risultato significativo che conferma la crescente capacità dei percorsi di ingegneria di rispondere alle richieste del mercato del lavoro.
Il dato è ancora più positivo se si considera il corso magistrale biennale in Ingegneria Civile delle Acque e dei Trasporti, in cui si registra un tasso di occupazione addirittura pari al 100% sia a uno che a tre anni dalla laurea. Anche per il corso a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura le performance sono solide: l’84,6% lavora a un anno e ben oltre il 91% trova impiego stabile a cinque anni.
Questi risultati testimoniano la qualità della formazione catanese, che unisce solide basi teoriche a competenze tecniche specifiche e aggiornate, spingendo molti laureati a trovare impiego anche senza dover lasciare la Sicilia.
Almalaurea 2025, Ingegneria civile e architettura
La disamina del Consorzio prende in considerazione 244 dei 259 laureati in Ingegneria Civile e Architettura nel 2024. Di questi, il primo dato che si evince è l’indirizzo a maggioranza maschile del Dipartimento: con il 60,2% i laureati uomini , che sorpassano di gran lunga le donne , ferme al 39.8%. Inerente agli studi secondari di secondo grado ritroviamo il 72,2% degli studenti che provengono dal liceo, in particolare il 23,9% da un liceo tecnico. Per quanto concerne l’età media del conseguimento del titolo di Laurea è di 26,7 anni con una durata media di 6 anni, con una percentuale di 65,6% di studenti. Il voto medio di laurea è 105,1 su 110. Inerente all‘origine sociale in questa facoltà troviamo un dato importante ovvero il 68% degli studenti laureati non hanno in origine alcun genitore laureato, e sono provenienti da una classe sociale di media impiegatizia.
Donne in ingegneria: una presenza in crescita, ma con sfide da affrontare
Nonostante l’ingegneria sia storicamente una disciplina a predominanza maschile, le donne rappresentano oggi il 39,8% dei laureati nel Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura di Catania. Un dato leggermente sotto la media nazionale delle discipline STEM (41,1%), ma comunque in progressivo aumento.
Le laureate mostrano livelli di occupazione superiori agli uomini (73,7% contro 66,7%), confermando che, quando scelgono l’ingegneria, le donne si inseriscono con successo nel mondo del lavoro. Tuttavia, le sfide non mancano: spesso le donne ottengono retribuzioni più basse e svolgono ruoli nei quali le competenze acquisite all’università vengono valorizzate meno rispetto ai colleghi uomini.
Il quadro, tuttavia, sta cambiando: grazie a politiche di orientamento, tutoraggio e sostegno alla carriera, l’Università di Catania punta a colmare il divario di genere nelle discipline tecnico-scientifiche.
Almalaurea 2025, Ingegneria civile e architettura dopo la laurea: occupazione, percorsi e specializzazioni
A un anno dalla laurea, oltre il 70% dei neolaureati in ingegneria Unict risulta occupato, e tra coloro che non lavorano, una buona parte prosegue la formazione con corsi di specializzazione, master o praticantati.
Solo l’11,8% è in cerca di lavoro, mentre il 5,9% è impegnato in corsi universitari o tirocini abilitanti, e un ulteriore 5,9% ha già avuto esperienze di lavoro post-laurea ma non è attualmente impiegato.
Il tempo medio per l’inserimento nel mondo del lavoro è di circa 3,5 mesi, un valore competitivo rispetto al panorama nazionale, specialmente se si considera il contesto siciliano, dove storicamente i tassi occupazionali risultano più bassi rispetto al nord Italia, con un tasso di disoccupazione dell’11.1%.
Che lavoro cercano i laureati in ingegneria e quanto guadagnano?
Uno dei punti centrali del Rapporto AlmaLaurea è il grado di coerenza tra studi compiuti e tipo di impiego. A Catania, il 95,8% degli ingegneri ritiene efficace o molto efficace la propria laurea per il lavoro svolto, segno che il percorso accademico prepara davvero per il mercato. L’indice indica che i laureati in ingegneria iniziano a svolgere mansioni in vari ambiti, tra cui;
- professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione ( 83.3%),
- professioni tecniche ( 12,5%),
- imprenditori e alta diligenza ( 4,2%).
Con una percentuale con contratto indeterminato del 33,3%, soprattutto nei settori privati, in particolare nel settore dell’edilizia con una percentuale di 58,3%, di maggior rilievo rispetto al 37.5% del settore dei servizi. Inerente alla ripartizione geografica di lavoro i dati di AlmaLaurea sono positivi per la nostra Isola, con un indice di 75.5% di occupazione, mentre circa il 24% si trasferisce al Nord Italia.
Il titolo universitario è spesso formalmente richiesto e le competenze acquisite vengono impiegate in maniera diretta: una notizia rassicurante per chi teme il cosiddetto “mismatch” tra studi e professione.
Sul fronte economico, le retribuzioni medie mensili nette si aggirano attorno a:
- 1.391 euro per gli uomini,
- 1.256 euro per le donne,
- fino a 1.742 euro per i magistrali a cinque anni dalla laurea.
Numeri che, in rapporto al costo della vita siciliano, rappresentano stipendi competitivi, soprattutto per chi sceglie di rimanere e contribuire allo sviluppo del territorio locale.
Almalaurea 2025, Ingegneria civile e architettura: soddisfazione generale, Unict promossa a pieni voti
Il livello di soddisfazione per il lavoro svolto tra i laureati in ingegneria è molto alto, con una media di 8 su 10.
A convincere gli ex studenti sono:
- la coerenza tra formazione e impiego,
- I rapporti con i docenti in generale,
- l’ambiente professionale,
- le opportunità di crescita e formazione continua.
Anche il tasso di compilazione del questionario (94,2%) mostra quanto gli studenti si sentano parte attiva di una comunità universitaria che ascolta e analizza i loro bisogni, anche dopo la laurea.
Perché scegliere ingegneria a Catania?
I dati AlmaLaurea 2025 dimostrano chiaramente che laurearsi in ingegneria a Catania conviene. L’alta occupabilità, le competenze fortemente spendibili, i tempi rapidi d’inserimento lavorativo e la crescente attenzione al benessere degli studenti rendono i corsi del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura una scelta strategica e sicura per chi desidera costruire un futuro professionale solido.
In un’epoca in cui tanti giovani guardano al nord o all’estero per trovare opportunità, l’Università di Catania scommette sulla qualità e sull’innovazione, offrendo strumenti per restare, crescere e innovare direttamente sul territorio.
In un’Italia in cui molti giovani sentono il bisogno di partire per costruire il proprio futuro, Unict dimostra che anche restare può essere una scelta vincente. I dati AlmaLaurea raccontano storie di studenti e studentesse che, con passione e determinazione, hanno trovato occupazione stabile e soddisfacente nel proprio territorio, contribuendo a ridisegnare il volto della Sicilia con competenza e innovazione.













