“Esprimo grande soddisfazione per l’importante traguardo raggiunto: l’avvio dell’iter per il riconoscimento della Festa di Sant’Agata come patrimonio immateriale dell’Unesco segna un momento storico per la nostra città”. Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio Comunale di Catania, Sebastiano Anastasi, sottolineando che l’iniziativa ha origine nel precedente mandato amministrativo.
La nota diffusa da Anastasi
“Quando ero consigliere comunale e capogruppo di Grande Catania, durante l’amministrazione Pogliese –ha scritto in una nota il presidente del civico consesso etneo- presentai un ordine del giorno per sostenere la candidatura della nostra Festa al riconoscimento Unesco. Il Consiglio Comunale lo approvò all’unanimità, riconoscendone il valore culturale, storico e identitario per Catania. È un percorso che ho avviato personalmente e che oggi, con coerenza e senso di continuità, è stato rilanciato dal capogruppo Mpa Orazio Grasso e approvato nuovamente dall’attuale Consiglio”.
Alla fine della nota diffusa, Anastasi sottolinea anche l’importanza della sinergia tra le varie istituzioni che hanno permesso di raggiungere questo traguardo: “non conta la paternità, ma il risultato. È motivo di soddisfazione vedere che un’idea nata anni fa abbia trovato oggi continuità e concretezza. Un plauso, dunque, all’Amministrazione Comunale e al Consiglio per aver creduto fino in fondo in questo progetto”.
La candidatura a patrimonio Unesco
Con l’atto sindacale n. 113 del 25 giugno 2025, il Comune di Catania ha ufficialmente istituito il Comitato Promotore incaricato di seguire il percorso per la candidatura della Festa di Sant’Agata all’inserimento nella Lista Rappresentativa del Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità dell’Unesco. Questo passo rende operativa l’intesa sottoscritta il 6 giugno 2025, attraverso un protocollo firmato da quattro enti: il Comune di Catania, l’Arcidiocesi, l’Università e il Comitato per la Festa di Sant’Agata. L’iniziativa mira a valorizzare e proteggere una tradizione che rappresenta pienamente la fede e l’identità del popolo catanese.












