Una sala gremita e attenta ha accolto ieri il convegno promosso da Ebat Ciala Catania, ospitato nella Sala Convegni del 4 Spa Resort Hotel, che ha posto al centro dell’attenzione il tema cruciale della sicurezza sul lavoro in agricoltura, con un focus particolare sul ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale (RLST). L’iniziativa ha rappresentato un’occasione concreta di confronto tra istituzioni, organizzazioni sindacali, associazioni datoriali e professionisti del settore agricolo, tutti accomunati dall’obiettivo di rafforzare la cultura della prevenzione.
Un settore strategico ma ancora esposto a rischi
L’agricoltura rimane uno dei comparti produttivi più esposti a infortuni e malattie professionali, anche a causa della natura stessa delle attività svolte, spesso in ambienti difficili e con strumenti potenzialmente pericolosi. Durante il convegno, numerosi interventi hanno evidenziato come, nonostante i passi avanti compiuti, permangano ancora criticità diffuse, in particolare nell’applicazione delle norme di sicurezza e nella formazione continua dei lavoratori.
Il valore del lavoro collettivo per la prevenzione
Ad aprire i lavori è stato Claudio Petralia, presidente dell’Ebat Ciala Catania, che ha ricordato l’urgenza di costruire una vera cultura della sicurezza, definendola come “dignità del lavoro e tutela delle persone”. Petralia ha sottolineato l’importanza della sinergia tra tutte le componenti del sistema agricolo – enti pubblici, imprese, sindacati, operatori – per offrire strumenti formativi, consulenza e supporto alle aziende agricole.
Interventi tecnici e testimonianze dal territorio
A rendere ricco il dibattito è stata la pluralità dei punti di vista, con contributi qualificati da parte di docenti universitari, rappresentanti del sistema sanitario, esperti della prevenzione, imprenditori e RLST. Tra gli intervenuti:
- Venerando Rapisarda, Direttore di Medicina del Lavoro dell’Università di Catania
- Mario Lombardo, Responsabile del Servizio Prevenzione di Confagricoltura
- Massimo Galati, RLS Territoriale di Ebat Ciala
- Eugenia Elena Cosentino, imprenditrice agricola
- Santo De Luca, Direttore SPRESAL ASP Catania
- Diana Artuso, Direttore territoriale INAIL Catania
Ognuno ha offerto spunti concreti su come migliorare l’approccio alla sicurezza nei luoghi di lavoro, sottolineando che questa non è solo una questione normativa, ma una responsabilità collettiva e culturale.
Il ruolo strategico dei Rappresentanti per la Sicurezza
Centrale è stato il dibattito sul ruolo dei Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza Territoriale, figure chiave nella promozione della prevenzione in contesti dove spesso mancano strumenti e risorse. Il loro lavoro quotidiano nei territori permette di intercettare criticità, accompagnare le imprese nel rispetto delle norme e contribuire al benessere degli operatori agricoli.
Sicurezza come investimento per il futuro del settore
Uno dei concetti più ribaditi durante la giornata è stato che la sicurezza non rappresenta un costo, bensì un investimento strategico. Investire in prevenzione significa garantire qualità del lavoro, produttività sostenibile e competitività del settore.
È emersa con forza l’idea che il cambiamento passi da un impegno condiviso, fatto di consapevolezza, formazione e dialogo costante tra tutti gli attori coinvolti. Il convegno si inserisce all’interno di un percorso più ampio promosso da Ebat Ciala Catania, che negli ultimi anni ha intensificato le iniziative volte a sensibilizzare le imprese agricole e i lavoratori sulla sicurezza. Un lavoro che proseguirà con progetti formativi, azioni territoriali e campagne di comunicazione, affinché la sicurezza diventi un valore diffuso e strutturale.












