Proseguono i lavori di ricostruzione pubblica ad Acireale, a oltre sei anni dal devastante terremoto del 26 dicembre 2018. La giunta comunale ha recentemente approvato i progetti esecutivi per il ripristino dei muri di contenimento lungo alcune delle vie più gravemente danneggiate.
A seguito dei sopralluoghi effettuati dal personale tecnico comunale, è stato rilevato il crollo di porzioni di muri di delimitazione e contenimento in via Collegio Fiandaca e via Cantagallo. Considerando il rischio per la sicurezza pubblica, sono stati avviati immediatamente i lavori urgenti per ripristinare la viabilità e garantire la sicurezza dei cittadini.
I finanziamenti post-sisma
Questi interventi fanno parte del Piano di Recupero delle Opere Pubbliche danneggiate dal sisma, finanziato grazie al contributo del Commissario Straordinario per la Ricostruzione, Salvatore Scalia. I lavori di ripristino lungo via Cantagallo e via Collegio Fiandaca sono stati progettati dall’Area 9 – Ricostruzione post-sisma, guidata dall’ingegnere Lauretta Spina. Il progetto per via Cantagallo prevede un investimento pari a 192.452,36 euro, mentre quello per via Collegio Fiandaca ammonta a 242.240,56 euro. Il responsabile unico del procedimento per entrambi i progetti è Sebastiano Fiamingo, funzionario tecnico dell’Area 9.
Il sindaco Roberto Barbagallo ha dichiarato: “continuiamo senza sosta la ricostruzione nelle aree più colpite dal sisma. Un ringraziamento particolare al Commissario Scalia per il suo supporto e alla nostra Area Ricostruzione per l’impegno incessante. Siamo determinati a risanare le cicatrici lasciate dal terremoto e siamo fiduciosi che la ricostruzione procederà rapidamente, restituendo ai cittadini le loro abitazioni e migliorando il nostro territorio.”
Anche l’assessore ai Lavori Pubblici Salvo Licciardello ha sottolineato l’importanza cruciale di questi interventi: “questi lavori sono fondamentali non solo per garantire la sicurezza, ma anche per ripristinare i collegamenti vitali tra Acireale e Aci Sant’Antonio. Le arterie danneggiate sono diventate un simbolo del terremoto che ha segnato profondamente la nostra comunità, e il loro recupero rappresenta un passo importante verso la rinascita del nostro territorio.”












