In occasione della presentazione del rendiconto sociale provinciale dellโInps per il 2023, tenutasi al Dipartimento di Economia e Impresa dellโUniversitร di Catania, la Cisl ha evidenziato la crescita dellโoccupazione nella provincia, ma ha anche denunciato l’aumento preoccupante di fenomeni come il lavoro povero e il precariato. Il segretario generale della Cisl di Catania, Maurizio Attanasio, ha espresso con forza la necessitร di un intervento coordinato per combattere queste problematiche che, se trascurate, potrebbero compromettere la stabilitร sociale ed economica del territorio.
Un rendiconto che fotografa luci e ombre del lavoro
Il rapporto dellโInps, introdotto dal direttore provinciale Saverio Giunta, ha presentato una fotografia ben dettagliata del mercato del lavoro catanese, che nel 2023 ha registrato un saldo occupazionale positivo. Aumentano infatti sia i contratti a tempo determinato sia quelli a tempo indeterminato, segnando un decisivo incremento nelle assunzioni rispetto allโanno precedente. Tuttavia, anche le cessazioni sono in crescita, in particolare nei contratti temporanei, riflettendo quindi una precarietร diffusa e una mancanza di stabilitร per numerosi lavoratori.
Crescente precarietร : un allarme per il futuro
Attanasio ha sottolineato il fenomeno del cosiddetto โlavoro poveroโ, che, purtroppo, non accenna a diminuire nella provincia. “Non possiamo accettare che l’aumento dell’occupazione non si traduca in un incremento della massa salariale e contributiva,” ha dichiarato, denunciando cosรฌ la presenza di contratti che non rispettano le normative nazionali e che peggiorano le condizioni economiche dei lavoratori. La Cisl insiste sulla necessitร di intensificare i controlli per garantire il rispetto dei contratti e per combattere la pratica del lavoro flessibile in nero e dello sfruttamento dei lavoratori, fenomeni che, secondo Attanasio, impoveriscono lโintero tessuto sociale.
A essere particolarmente colpiti da questa tendenza sono i settori dellโassistenza alla persona e dellโagricoltura, dove la povertร lavorativa spesso coincide con lo sfruttamento. Per il segretario della Cisl, รจ essenziale promuovere alleanze tra istituzioni, sindacati e imprese, al fine di garantire una maggiore equitร e sostenibilitร del sistema previdenziale.
Previdenza sotto pressione: un grave rischio per il sistema
Con una popolazione sempre piรน anziana e un tasso di natalitร in calo, Catania vede crescere la pressione sul sistema pensionistico. Secondo i dati presentati dallโInps, nel 2022 il saldo tra nascite e decessi รจ stato decisamente negativo, con oltre 3.000 decessi in piรน rispetto alle nascite.
Lโintervento del direttore della Banca dโItalia a Catania, Gennaro Gigante, ha rafforzato questa analisi, evidenziando come il sistema pensionistico richieda un equilibrio tra entrate e uscite per restare sostenibile nel tempo. Un’ulteriore diminuzione della forza lavoro o un calo delle contribuzioni potrebbero portare, in futuro, a difficoltร nel mantenere le pensioni attuali e garantire un sostegno adeguato per le generazioni future.
Disparitร di genere e lavoro irregolare: ostacoli alla crescita inclusiva
Un aspetto cruciale emerso dal rapporto riguarda la disparitร di genere. Le retribuzioni medie per le donne sono significativamente inferiori rispetto a quelle degli uomini: nel settore pubblico, ad esempio, le lavoratrici percepiscono circa 671 euro settimanali, contro gli 844 euro degli uomini. Questo divario si riflette anche in settori privati come quello finanziario e sanitario, dove il salario giornaliero delle donne รจ nettamente inferiore rispetto ai colleghi maschi. Anche il tasso di disoccupazione tra le giovani donne รจ preoccupante: nella fascia di etร tra i 15 e i 24 anni, si attesta al 42%, contro il 32% dei giovani uomini.
A tutto ciรฒ si aggiunge lโallarmante incidenza del lavoro nero e delle irregolaritร contrattuali, con oltre 11.000 lavoratori irregolari identificati in Sicilia nel 2023, di cui 2.500 solo a Catania. Il fenomeno dellโevasione contributiva e delle irregolaritร nel settore lavorativo aggrava ulteriormente la situazione, poichรฉ priva i lavoratori delle protezioni e dei diritti fondamentali, creando una pericolosa spirale di insicurezza.
Necessitร di una visione condivisa per il rilancio economico
Per affrontare le sfide presenti, Attanasio ha invocato un piano di lavoro concertato tra istituzioni, imprese e sindacati. “Serve una sinergia con lโInps per entrare nel cuore delle questioni e contrastare il dilagare dei contratti-spazzatura,” ha concluso il segretario della Cisl. La prefetto Librizzi ha concordato sullโimportanza di interventi mirati, mentre il direttore dellโInps Catania, Giunta, ha enfatizzato la necessitร di affrontare il lavoro precario e il lavoro nero, entrambi nodi centrali per promuovere unโeconomia locale piรน solida e sostenibile.
Il rendiconto Inps 2023 ha quindi offerto un quadro complesso e articolato delle problematiche strutturali del lavoro a Catania. Sebbene alcuni segnali di ripresa siano presenti, la crescita economica rimane limitata da disuguaglianze e precarietร .