Questo pomeriggio, alle 19:30, piazza Stesicoro a Catania sarà il palcoscenico di un sit-in di protesta, organizzato per contestare l’approvazione della risoluzione presentata dal deputato leghista Rossano Sasso. Questa proposta mira a vietare l’educazione sessuale e affettiva nelle scuole, accusandola di promuovere una presunta “ideologia gender”. L’iniziativa è promossa dalle associazioni Tocca a Noi e Arcigay Catania, con la partecipazione di molte altre organizzazioni, tra cui Famiglie Arcobaleno, Uaar Catania, l’Associazione Luca Coscioni, Cgil e diverse realtà locali.
Il sit-in e l’organizzazione
Gli organizzatori della manifestazione esprimono forte preoccupazione per quella che definiscono una “deriva illiberale e antidemocratica” sostenuta dal Governo Meloni. Questo sit-in non è solo una risposta alla risoluzione di Sasso, ma un appello più ampio a proteggere i diritti fondamentali di tutti, specialmente quelli delle minoranze. Gli attivisti ritengono che l’educazione sessuale e affettiva sia un diritto essenziale, capace di equipaggiare le nuove generazioni con le conoscenze necessarie per navigare le complessità delle relazioni interpersonali.
Durante il presidio, gli organizzatori intendono sottolineare l’importanza di un’educazione sessuale inclusiva e informata, che non solo prevenga episodi di bullismo e violenza, ma che contribuisca anche a promuovere la salute riproduttiva e sessuale. In un momento in cui i diritti civili sembrano essere messi in discussione, si chiede a gran voce il supporto delle istituzioni nel garantire che l’educazione nelle scuole sia un riflesso della diversità e della complessità della società contemporanea.
L’importante partecipazione di studenti e inseganti catanesi
Inoltre, il sit-in vedrà la partecipazione di studenti e rappresentanti delle istituzioni locali, creando un ambiente di solidarietà e confronto. La mobilitazione rappresenta un’importante opportunità per educare la comunità sui benefici dell’educazione sessuale, promuovendo una cultura di rispetto e comprensione. La manifestazione si preannuncia come un evento significativo, volto a unire voci diverse in una lotta comune per i diritti e per un’educazione inclusiva e libera.