La Sicilia si prepara ad affrontare l’emergenza siccità con l’installazione di dissalatori. Questa decisione è stata presa dalla Cabina di regia per la crisi idrica, presieduta dal vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini. Durante una riunione tenutasi nel pomeriggio, alla quale hanno partecipato figure di rilievo come il ministro per la Protezione civile e le politiche del mare, Nello Musumeci, e il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è stato stabilito un piano d’azione per far fronte alla scarsità d’acqua che affligge l’isola.
L’intervento urgente
Il commissario straordinario nazionale per interventi urgenti relativi alla scarsità idrica, Nicola Dell’Acqua, è stato incaricato di acquisire e installare i dissalatori necessari per incrementare la disponibilità di acqua. Questa misura si inserisce in un quadro di interventi urgenti e indifferibili, con l’obiettivo di dimezzare i tempi delle procedure amministrative, solitamente lunghe e complesse, attraverso l’attribuzione di pieni poteri al commissario straordinario. Il piano di intervento prevede una spesa di circa 100 milioni di euro, finanziati con il Fondo per lo Sviluppo e la Coesione (FSC) regionale, previa approvazione di un accordo tra Stato e Regioni.
La riunione segue una richiesta ufficiale avanzata dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, che ha recentemente trasmesso il primo stralcio del piano integrato degli interventi urgenti per far fronte alla crisi idrica. In questo documento, Schifani ha sottolineato la necessità di un tavolo di discussione con il Governo per coordinare le azioni necessarie a superare l’emergenza.
La crisi idrica non si arresta
La situazione in Sicilia è particolarmente critica: il 6 maggio scorso è stato dichiarato lo stato di emergenza a causa della carenza d’acqua. Questo ha reso indispensabile un intervento immediato per evitare ulteriori conseguenze negative per l’agricoltura, l’industria e la vita quotidiana dei cittadini. L’installazione dei dissalatori rappresenta una delle possibili soluzioni per affrontare la siccità in una regione che, da anni, è colpita da una significativa riduzione delle risorse idriche.
L’obiettivo principale del piano è quello di incrementare la quantità di acqua disponibile, assicurando una gestione sostenibile delle risorse, in attesa di soluzioni a lungo termine che possano prevenire il ripetersi di situazioni simili. L’uso dei dissalatori è già sperimentato con successo in altre zone d’Italia e del mondo.