Presso il lungomare di Catania Catania, specificatamente nella zona di Caito vicino a Piazza Europa, si trova uno sbarramento che impedisce l’accesso al mare. Un cancello costruito da un privato in risposta agli eventi calamitosi causati dal ciclone mediterraneo Helios tra l’8 e l’11 febbraio 2023, blocca l’accesso a uno degli scorci più suggestivi della scogliera catanese.
Questa misura, originariamente concepita come una risposta temporanea, sembra ancora oggi una decisione destinata a diventare una soluzione a lungo termine. Ancora ad oggi 3 settembre 2024 il famoso cancello della vergogna continua ad impedire l’accesso a catanesi e turisti. Sottraendo ai cittadini un’area di grande valore paesaggistico e un percorso pedonale sul mare.
La risposta di Trantino
Nelle ultime ore il primo cittadino di Catania, commenta un post pubblicato dal gruppo “Inciviltà a Catania” che parla del tanto discusso cancello e della sottrazione di uno spazio pubblico tolto alla città. La presenza di questo sbarramento avrebbe diviso la città, tra chi può transitare nella via, perché proprietario di barca, e chi no.
Gli animatori della pagina scrivono: “silenzio del Comune di Catania imbarazzante. Il sindaco che più volte si è detto estraneo ai fatti per mancanza di competenza, aveva promesso di fare luce sulla vicenda”.
Trantino con un botta e risposta esordisce: “Sembra sia difficile capire ciò che è elementare: in ragione dello statuto speciale il demanio marittimo in Sicilia è di competenza dell’assessorato regionale territorio ed ambiente, che ha uffici periferici per organizzazione territoriale su base provinciale. Il comune, in Sicilia come in Sardegna, non ha alcuna competenza amministrativa né tanto meno sanzionatoria, competenza che è e rimane delle Capitanerie di Porto. La competenza amministrativa non è solo gestoria, ma anche legislativa”