Un’azienda agricola della provincia di Catania, ha percepito in modo indebito dall’Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) oltre 375mila euro di contributi pubblici per le campagne agricole dal 2020 al 2023.
Gli indagati: due fratelli, un ex responsabile di un Centro assistenza agricola (Caa), il titolare dell’azienda e la sua convivente (operatrice del Caa e quindi addetta al controllo pratiche), avrebbero sfruttato l’ambiguità del termine “concessione” alludendo al diritto di coltivazione dei terreni. I quali appartengono all’aeronautica militare e possono essere sfruttati solo per lo sfalcio dell’erba, secondo contratto di appalto.
L’indagine ha inoltre rivelato che, sfruttando le medesime modalità, l’impresa è riuscita a raggirare l’Agea ottenendo ben 317 titoli di pagamento per un valore equivalente a 65mila euro.
L’operazione congiunta tra i carabinieri del reparto di tutela agroalimentare di Messina e la Procura Europea di Palermo ha permesso di sventare la truffa ai danni dell’UE, procedendo al sequestro di beni per un valore totale di oltre 441mila euro.