Quasi un chilometro di tubazioni per l’irrigazione, una stazione meteo multiparametrica – per monitorare le condizioni ambientali – e delle “casette” che ospiteranno gli insetti impollinatori: questo è il “tetto verde“, una delle strutture più estese che, lo scorso giovedì, è stata inaugurata al dipartimento di Agricoltura Alimentazione e Ambiente dell’Università degli Studi di Catania.
A rendere possibile questa straordinaria iniziativa, il progetto GIFLUID finanziato tramite il Programma Interreg V-A Italia-Malta 2014-20, coordinato dal professore Giuseppe Cirelli. Tale programma di ricerca vuole sperimentare soluzioni basate sulla natura per attenuare i fenomeni legati al cambiamento climatico, riducendo i volumi di deflusso delle acque piovane così da attenuare i rischi idraulici urbani e sub-urbani, attraverso la ritenzione idrica delle piante e del substrato, oltre a migliorare l’isolamento termico degli edifici.
“Nel luglio scorso, su questa stessa superficie abbiamo misurato fino a 61° di temperatura al suolo.” – ricorda il prof. Cirelli – “Accanto al tetto verde abbiamo perciò lasciato una porzione nello stato originario per poter constatare la differenza in particolare per quanto riguarda l’effetto di surriscaldamento della copertura, che dovrebbe essere ridotto grazie alla vegetazione impiantata e alle caratteristiche stesse del terreno, e ottimizzando le prestazioni energetiche complessive dell’edificio.”
Al taglio del nastro erano presenti il direttore, Mario D’Amico, ed il rettore dell’Ateneo, Francesco Priolo, il quale non ha potuto che esprimere parole d’orgoglio in merito al progetto: “Mi congratulo di cuore con il prof. Cirelli e con tutto il personale del Di3A che ha collaborato con entusiasmo alla realizzazione di questo progetto, nato dalla sinergia tra diverse branche scientifiche del dipartimento“.