In vista delle festività natalizie, si verifica, puntualmente, ogni anno un’impennata delle tariffe, soprattutto dal nord verso la Sicilia, scoraggiando in molti a non fare rientro in patria per trascorrerle in famiglia.
I funzionari dell’Unione Europea hanno deciso di approfondire la questione per fare luce su questi forti incrementi delle tariffe degli ultimi mesi. Un aumento che ha già coinvolto la stagione estiva e che, dati alla mano, registra tariffe più alte del 20% e del 30% rispetto al 2019.
“Stiamo indagando ed esaminando i dettagli su cosa sta succedendo esattamente nel mercato e perché — ha dichiarato al Financial Times Adina Vălean, commissaria europea ai trasporti, che continua —. Non abbiamo una spiegazione completa e dettagliata ma la Commissione non può agire regolando o imponendo i prezzi: non penso che ciò sia fattibile o auspicabile”. Resta, comunque, la preoccupazione sul rischio che certe tariffe possano diventare una barriera per la connettività fra le diverse regioni dell’Unione.
Una lotta, quella del caro voli, portata avanti a gran voce dal presidente della Regione, Renato Schifani che si ritiene soddisfatto dell’avvio delle indagini da parte della Commissione europea sul caso. “Accolgo con grande soddisfazione la notizia dell’avvio di un approfondimento da parte della Commissione europea sul caro voli con un’impennata del costo dei biglietti aerei per alcune località, tra le quali quelle siciliane — ha dichiarato il presidente —. Siamo stati i primi a denunciare questo scandalo in due esposti all’Antitrust e all’Unione europea. Un aspetto che è stato giustamente sottolineato anche dalla commissaria Vălean quando dice che certe tariffe possono diventare una barriera per la connettività che penalizza soprattutto le isole. Ci aspettiamo che le autorità europee, pur nei limiti imposti dalle regole del libero mercato, possano intervenire per tutelare i viaggiatori, scoraggiando politiche tariffarie piratesche”.
Da aggiungere, inoltre, le pressioni inflazionistiche che non hanno fatto altro che peggiorare la situazione e far lievitare i prezzi.
È recentissima la denuncia da parte del Codacons, con il presidente Carlo Rienzi a fare da porta voce, e l’intervento dell’Ue è già un passo avanti. “Una vittoria nostra e di tutti i consumatori italiani, e potrà ora aiutare a verificare le speculazioni messe in atto a danno dei cittadini che devono spostarsi in aereo durante il periodo estivo o nei giorni di festa”, ha spiegato il presidente del Codacons. L’ associazione segnala, infatti, prezzi oltre i 300 euro per fare rientro in Sicilia, arrivando a oltre i 500 se si considera anche il volo di ritorno dopo l’Epifania”.
Ha detto la sua anche Assoutenti, con il presidente Furio Truzzi, sottolineando l’importanza dell’interessamento dell’Europa. “Ora però dalle parole bisogna passare ai fatti: ci attendiamo dall’Ue sanzioni esemplari verso le compagnie aeree scorrette che hanno adottato strumenti tesi a speculare sui viaggiatori aumentando in modo artificioso le tariffe del comparto”, queste le parole del presidente.