Nella giornata odierna, personale dell’U.P.G.S.P, nel corso dell’ordinario servizio di controllo del territorio, ha deferito all’Autorità Giudiziaria diverse persone responsabili di varie tipologie di reato.
Nello specifico, nella notte tra domenica e lunedì personale delle volanti rispondeva a una richiesta di ausilio pervenuta su linea 112, con la quale veniva segnalato un furto in atto di un’autovettura parcheggiata nei pressi di via Ventimiglia. Il richiedente, residente in zona, specificava di aver udito un forte rumore di vetri infranti e di essersi affacciato al balcone notando due uomini intenti a rovistare all’interno dell’autovettura.
Nel frattempo una volante, giunta sul posto, intercettava, grazie anche a una dettagliata descrizione fornita dal cittadino, i due uomini intenti ad allontanarsi dal luogo del furto. In particolare, uno dei due, alla vista dei poliziotti, tentava di disfarsi di un sacchetto di colore nero, buttandolo sotto un’auto in sosta, poco prima di essere fermato dagli agenti unitamente al complice.
La perquisizione personale effettuata successivamente permetteva di rinvenire addosso a uno dei due un dispositivo infrangi-vetro, due grimaldelli e un coltello, oggetti evidentemente utilizzati per forzare l’auto in sosta e che venivano prontamente sequestrati.
Inoltre, all’interno del sacchetto gettato a terra e prontamente recuperato, venivano rinvenute 4 buste in plastica con all’interno numerosi “porta fedi”.
Intanto, un altro equipaggio di volante procedeva al controllo dell’autovettura forzata dai due uomini, la quale si presentava con un finestrino infranto. All’interno del portabagagli gli operatori trovavano una busta contenente “porta-fedi” dello stesso tipo di quelli trovati addosso ai due uomini, ulteriore elemento di conferma circa il furto perpetrato dai due.
Dopo le formalità di rito i due uomini, un trentacinquenne catanese e un trentatreenne tunisino, entrambi con precedenti di polizia, venivano denunciati in stato di libertà per il reato di furto aggravato in concorso e il solo tunisino anche per il reato di porto di oggetti atti a offendere.