Blitz nella notte da parte dei carabinieri di Catania: l’obiettivo era colpire i vertici della cosca mafiosa etnea. L’inchiesta è partita prendendo spunto dalle indagini dei carabinieri di Paternò sul tentato omicidio di Davide Galati Massaro, avvenuto il 9 settembre 2019 a Biancavilla, in provincia di Catania.
Le indagini hanno svelato le dinamiche nel clan Toscano-Tomasello-Mazzaglia, facenti parte della “famiglia” mafiosa Santapaola-Ercolano, risalendo anche all’attuale reggente.
Più di cento militari dell’arma, a seguito di indicazione emessa dal Gip, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti dei 13 indagati. Le accuse sono: “associazione di tipo mafioso“, “estorsione”, “associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti”, con l’aggravante dello “stampo mafioso“.
Dall’inchiesta è emerso un fiorente traffico di stupefacenti e un ampio giro di estorsioni ai danni degli imprenditori del paese etneo di Biancavilla. Durante le feste patronali, i giostrai erano obbligati a dare gratuitamente i biglietti per i giri sulle giostre ai figli degli affiliati detenuti: questo era uno dei tanti modi per pagare il “pizzo” al clan di Biancavilla.
A seguito delle ricerche sono state sequestrate, al fine di confiscarle, due società operanti nel settore del trasporto merci dal valore di 5 miliori di euro circa, riconducibili al clan mafioso.
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