Da qualche giorno è iniziato il nuovo anno scolastico e come riportato dal ventesimo dossier “Osservatorio civico sulla sicurezza a scuola” il problema delle classi sovraffollate non è stato risolto, anzi dai dati emerge una situazione abbastanza preoccupante.
Le iscrizioni agli istituti superiori di secondo grado, durante lo scorso anno scolastico, sono arrivati a 2.661.856, una somma che corrisponde al 36% degli studenti. Mentre gli edifici che ospitano tali istituti sono 7.143, un dato pari al 18% del totale.
Ancora oggi, purtroppo, le classi con un numero superiore di 26 studenti sono l’8% e i licei scientifici hanno il maggior numero di classi composte da 27 studenti. Da tali dati si comprende come il numero delle cosiddette “classi pollaio” sia cresciuto sempre più a causa anche del DPR 81 del 2009, approvato con il governo Berlusconi.
Cittadinanza Attiva sottolinea come una riduzione del numero di studenti per classi porterebbe vari benefici agli stessi: dal fisico e salutare grazie ad un corretto distanziamento, a condizioni migliori per l’apprendimento durante le lezioni.
“Oggi le classi in Italia – ha detto il Ministro Bianchi – in media hanno meno di 20 alunni, la vera emergenza, da qui a due anni, non saranno più le classi pollaio ma il fatto che non riusciremo a fare le prime“.
Bisogna anche ricordare che per lo scorso anno scolastico il Ministero dell’Istruzione ha provato ad attuare un piano di intervento sugli istituti scolastici, ma sono state coinvolte solo 350 scuole.
Sicilia
Se la media nazionale segnala che per ogni classe siano presenti 20,34 studenti, quella della regione siciliana è pari a 19,59, assegnando all’isola il dodicesimo posto e classificandola, insieme alle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Toscana, come le più “affollate”.