Indice
Negli scorsi giorni, in occasione della riunione del Comitato per l’ordine e la sicurezza, è stato reso pubblico il dossier annuale sulle attività di tutte le componenti Ministero dell’Interno: un documento di indubbia importanza perché in grado di fornire una panoramica sul livello di sicurezza all’interno della Penisola, ed in mesi in cui le restrizioni legate alla pandemia da Coronavirus sono state gradualmente accantonate.
Cosa è accaduto, in particolare, nel periodo compreso tra il 1° agosto 2021 e il 31 di questo luglio? Di seguito l’analisi dettagliata dei più importanti dati, suddivisi per ambito.
Omicidi, rapine e furti
Si parta dai delitti registrati tra il primo giorno di agosto 2021 e l’ultimo di luglio 2022: questi hanno raggiunto quota 2.116.479. Un numero superiore rispetto a quello indicato nel dossier presentato a Ferragosto 2021 e relativo al periodo compreso tra il 1° agosto 2020 e il 31 luglio 2021, pari a 1.875.038. Per i dodici mesi precedenti, invece, erano stati indicati 1.912.344 delitti.
Non è difficile credere che le limitazioni conseguenti alla diffusione del Covid-19 abbiano nettamente influito nella variazione dei dati. I reati, dunque, sono aumentati, ma senza attestarsi ai livelli raggiunti nel periodo precedente lo scoppio della pandemia: in effetti tra il 1° agosto 2018 e il 31 luglio 2019, in mesi in cui non era nemmeno possibile sospettare lo scoppio della pandemia, sono stati contati ben 2.338.073 delitti.
Ma torniamo ai più recenti dati in merito alla delittuosità. Il nuovo dossier del Viminale riferisce, in particolare, di:
- 319 omicidi (36 attribuibili alla criminalità organizzata), 43 in più rispetto ai 12 mesi precedenti;
- 24.644 rapine, 4.669 in più rispetto ai 12 mesi precedenti;
- 902.014 furti, 171.953 in più rispetto ai 12 mesi precedenti.
Denunciati 632.647 soggetti, mentre per 149.608 di questi è scattato l’arresto.
Violenza di genere
All’interno dell’indice figura anche la dicitura “violenza di genere”: i fatti di cronaca, ed i drammatici bilanci che ne derivano, impongono di continuare a trattare di questa piaga.
I femminicidi hanno rappresentato il 39,2% del totale degli omicidi volontari: nell’ultimo anno sono state uccise ben 125 donne, 17 in più rispetto ai 12 mesi precedenti. Ciò significa che, in media, si è registrato un femminicidio ogni tre giorni.
Ben 108 di questi omicidi sono stati compiuti in ambito familiare o affettivo, 68 ad opera dei partner o degli ex partner delle vittime.
In calo, invece, il totale di denunce per stalking: 18.653 quelle riportate dal dossier 2021, 15.817 quelle presentate soltanto negli scorsi giorni.
Andrà precisato, ad ogni modo, che tale riduzione non coincide necessariamente con un più basso numero di casi di stalking: non bisognerà dimenticare, di fatto, che dietro una mancata denuncia può celarsi, per esempio, la paura di ritorsioni.
Nel frattempo sono aumentati gli ammonimenti del Questore: 3.100 i “nuovi” contro i precedenti 2.565 (di cui 1.640 per violenza domestica).
Sicurezza informatica
Tra gli argomenti del report, spicca anche la sicurezza informatica. Emerge che i mesi presi in considerazione hanno causato un aumento degli attacchi informatici o “cyberattacchi”: 8.814 quelli rilevati tra agosto 2021 e questo luglio, quasi il doppio rispetto a quelli risalenti ai 12 mesi precedenti, 4.938.
Meno importanti, invece, le variazioni relative agli alert diramati, che passano dai precedenti 102.517 ai nuovi 114.939.
Crollano, tuttavia, le denunce per reati legati alla sicurezza informatica: sono state 1.212, molte meno rispetto a quelle indicate dal precedente dossier (1.541 tra agosto 2020 e luglio 2021).
Fronte mafia
In questi ultimi mesi non si è arrestata neanche la lotta alla criminalità organizzata. Tra luglio dello scorso anno e agosto del nuovo anno sono state condotte ben 82 operazioni contro le mafie e sono scattate le manette per 48 latitanti, 2 quelli di massima pericolosità.
È stato possibile, inoltre, procedere al sequestro di 7.752 beni. Nel corso dei 12 mesi precedenti, è vero, erano stati sequestrati più beni (8.967) ma il valore in denaro di questi risultava inferiore, in quanto pari a 1.964 milioni di euro. Tra il 2021 e il 2022, invece, sono stati sequestrati alle mafie beni per 2.389 milioni di euro.
Immigrazione: focus sull’accoglienza di ucraini e afghani
I dati nazionali non sono poi scollati dai più importanti e recenti avvenimenti internazionali: alcuni dei primi, al contrario, non sarebbero esistiti senza i secondi.
Seguendo tale premessa, nell’ambito del report, non si potrà fare a meno di tener conto del conflitto tra Ucraina e Russia e del ritorno dei talebani in Afghanistan.
Conseguenze dirette della prima guerra sono la fuga degli ucraini e gli ingressi di questi ultimi in Italia. A queste persone, al 31 luglio, sono stati rilasciati 149.321 permessi di protezione temporanea. Negli ultimi 12 mesi, poi, le richieste di asilo da parte degli ucraini sono state ben 2.653 (negli 12 mesi precedenti solo 535, +396%).
In totale, sempre al 31 luglio, si contavano 14.354 cittadini ucraini nel circuito di accoglienza, di cui:
- 919 nei centri di accoglienza;
- 435 in ambito Sai (che sta per “Sistema di accoglienza e integrazione”).
Numeri inferiori ma non per questo meno degni di nota riguardano il sostegno ai cittadini afghani. Quelli in accoglienza in Italia indicati sono 3.649, di cui:
- 899 in centri di accoglienza;
- 1750 in ambito Sai.
Nel loro caso, però, è stato segnato persino un +598% in merito alle richieste d’asilo, che hanno raggiunto quota 5.770.