In Italia ancora troppe poche le giovani donne optano per un percorso di studi tecnico-scientifici. Si lavora, dunque, per cambiare i numeri. Ma come?
Nel corso del convegno annuale dell’Associazione Donne e Scienza, la Ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa ha ricordato che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) prevede borse di studio per 500 milioni complessivi da destinare soprattutto alle ragazze che scelgono le discipline STEM, dunque Scienza, Tecnologia, Ingegneria e Matematica.
La Ministra ha anche fornito alcuni numeri.
“C’è un grosso sforzo di incentivare e sensibilizzare le ragazze ai corsi Stem perché sono quelli di cui il mercato chiede più competenze – ha dichiarato Maria Cristina Messa – . Quest’anno, da una prima analisi delle immatricolazioni, dove vediamo una riduzione complessiva del 3-4%, abbiamo dati interessanti nelle materie Stem, con una crescita delle immatricolazioni delle ragazze ad alcune materie anche del 12%.
“Per aumentare questo effetto – ha aggiunto, infine, la Ministra – abbiamo previsto nella misura delle borse di studio del PNRR, dove ci sono 500 milioni di euro, un aumento dell’entità della borsa di studio che avvantaggia le ragazze che vogliono scegliere le lauree STEM e tutti, ragazze e ragazzi, fuorisede“.