La prima giornata all’insegna del Super Green pass, quella di ieri, è trascorsa senza gravi problematiche. Si mostrano, tuttavia, perplessità in merito ad un punto: l’obbligo di certificazione base anche per gli studenti tra i 12 ed i 18 anni che desiderano spostarsi con scuolabus ed altri mezzi di trasporto pubblici. Per questi pendolari i disagi non sarebbero pochi.
Nelle scorse ore, per esempio, a Catania una studentessa non è stata fatta salire su un autobus di linea perché, nonostante avesse ricevuto la prima dose, non possedeva ancora il Green pass.
Cresce, dunque, il pressing della Regioni: i governatori chiedono una deroga alla normativa almeno per gli under 18. In altre parole si spingerebbe affinché i più giovani possano salire a bordo di bus, metropolitane e treni regionali anche senza certificazione. Ciò soprattuto per evitare che gli studenti perdano giorni di scuola (per cui, invece, non è obbligatorio il pass).
Nelle scorse ore la ministra Mariastella Gelmini si sarebbe a detta disponibile a “valutare la richiesta”, pur sottolineando come la priorità in questo momento resti la “sicurezza dei mezzi pubblici”.
Tuttavia, secondo quanto oggi riportato da Il Corriere della Sera, il Premier Mario Draghi non sarebbe intenzionato ad aprire ad alcuna deroga. Secondo quanto trapelato, verrebbe considerata sbagliata la modifica di un decreto appena entrato in vigore e che mostra già risultati positivi.
Il ministro Brunetta avrebbe proposto di riservare, almeno per i 15 giorni che intercorrono tra la somministrazione della prima dose e l’invio della certificazione verde, tamponi gratis per chi frequenta scuole medie e superiori.
Il Governo, però, con più probabilità potrebbe lasciare ai singoli governatori regionali la possibilità di intensificare la protezione dei passeggeri, magari introducendo l’obbligo di mascherina FFP2 a bordo dei mezzi di trasporto.