Quattro dirigenti dell’esecutivo nazionale dei Cobas Scuola dicono: “No al green pass a scuola, sì alla vaccinazione volontaria“. Di fatto, i quattro docenti non avrebbero presentato il green pass a scuola per il quinto giorno consecutivo, con annessa sospensione dell’attività lavorativa.
Il messaggio mandato dai singoli docenti Nino De Cristofaro di Catania, Ferdinando Alliata di Palermo, Flavio Coppola di Firenze e Serena Tusini di Massa consiste nel farsi sospendere e protestare per garantire il diritto costituzionale al lavoro.
I docenti hanno pronto il ricorso al giudice del lavoro, da parte dell’avvocato Giuseppe Nobile del Foro di Roma, per sollevare la questione di costituzionalità, con riferimento alla “sanzione della sospensione del rapporto di lavoro e dello stipendio dopo 5 giorni di assenza “ingiustificata”, che “viola pesantemente il diritto costituzionale al lavoro e alla retribuzione, previsti dagli artt. 4 e 36 della Costituzione“.
Nonostante tutto, fra questi, due docenti sarebbero pronti alla somministrazione del vaccino. I Cobas Scuola credono nella vaccinazione come strumento fondamentale per fermare la pandemia da Covid-19 però, ritengono “assolutamente inaccettabile l’obbligo vaccinale che è stato introdotto, col cosiddetto green pass“.
I Cobas Scuola ribadiscono il loro impegno “perché la scuola torni ad essere luogo di formazione del pensiero critico e perché le ingenti risorse del Recovery plan vengano utilizzate diversamente da come sta avvenendo, invertendo quella logica che, a partire dalla cosiddetta autonomia, ha progressivamente impoverito la pubblica istruzione“.