Achille e Patroclo nell’Iliade, Frodo e Sam ne Il Signore degli anelli o Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley nella celebre serie di romanzi fantasy di J. K. Rowling: sono solo alcuni degli inseparabili personaggi letterari di cui, sfogliando pagine cartacee, abbiamo seguito le avventure. Ma quanti altri autori hanno scelto di incentrare i propri capolavori sul tema dell’amicizia? In occasione della Giornata internazionale dedicata a questo particolare genere di relazione, LiveUnict sceglie di consigliare dieci imperdibili libri sul tema. Non resta che scegliere quale acquistare e portare in borsa insieme al costume e la crema solare: una spiaggia della Sicilia diverrà il luogo ideale per le vostre letture.
Elogio dell’amicizia di Paolo Crepet
In questo libro Paolo Crepet, psichiatra e sociologo italiano, analizza le mille sfaccettature di un sentimento definito come “più dogmatico dell’amore” e degno (se genuino) di esaltazione, soprattutto in epoca moderna. Si tratta del senso e dell’importanza dei più disparati generi di amicizia: si parla tanto di quella femminile quanto di quella maschile, senza dimenticare la relazione di che sa unire genitori e figli.
Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exupéry
“Gli uomini non hanno più tempo per conoscere nulla. Comperano dai mercati le cose già fatte. Ma siccome non esistono mercanti di amici, gli uomini non hanno amici. Se tu vuoi un amico, addomesticami!”: è una delle frasi più celebri del capolavoro di Antoine de Saint-Exupéry, Il Piccolo Principe. Tra i primi libri di questo elenco e, non a caso, tra i primissimi da leggere nel corso della vita.
Il volo di un aviatore si ferma improvvisamente, a causa di un’avaria, nel deserto del Sahara: qui incontrerà un bambino a dir poco curioso. Quest’ultimo sceglierà di raccontare all’interlocutore le proprie origini e l’allontanamento da queste ma, soprattutto, l’inconsueta amicizia stretta con una volpe. Un libro sui fondamenti delle relazioni con l’altro e ricco di messaggi che toccano i cuori di piccini ed adulti.
Io non ho paura di Niccolò Ammaniti
Ancora una storia con dei bambini come protagonisti, questa volta con la Puglia come scenario. È l’estate del 1978 e quello che dovrebbe essere un semplice gioco sfocia in una scoperta che ha dell’incredibile, una scoperta che è un incontro. Di fatto, all’interno di una botola che si apre su una buca nel terreno sopravvive, incatenato ed in condizioni pessime, Filippo. A scovarlo è Michele, suo coetaneo. I due, tuttavia, non saranno accomunati soltanto dalla medesima età: ad unirli anche un segreto terribile ed un profondo senso di solidarietà.
L’amica geniale di Elena Ferrante
Il tempo cambia visi ed anni ma non può spezzare amicizie autentiche come quella rievocata da Elena, ormai anziana, nel primo romanzo dell’omonima serie realizzata dalla Ferrante. Sfogliando le pagine è possibile seguire lo sviluppo dell’intenso e duraturo legame tra Lenù (Elena stessa) e Lila (Raffaella). Le due bambine presentate al principio di questo libro diverranno due adolescenti alla fine dello stesso. Nel frattempo, però, il rione della periferia di Napoli che funge da sfondo sarà inevitabilmente cambiato insieme ai personaggi principali.
L’amico ritrovato di Fred Uhlman
Nel 1971 viene pubblicato per la prima volta questo romanzo, il primo di una trilogia: così, viene presentata al mondo la storia di amicizia nata e coltivata con fatica da un bambino di famiglia ebrea ed uno con nobili genitori tedeschi. I due, ritrovatisi all’interno della stessa classe, dovranno separarsi quando l’antisemitismo inizierà a dilagare in Germania. Un epilogo inatteso, tuttavia, verrà riservato al lettore.
Marina di Carlos Ruiz Zafón
Il libro di questo brillante scrittore, scomparso soltanto lo scorso anno, è ambientato nella Barcellona di fine anni Settanta. Oscar dovrà scovare risposte ai molteplici enigmi in cui si imbatterà ma, in queste sue avventure, verrà accompagnato da una ragazza conosciuta per caso e di nome Marina. Ben presto i due sconosciuti diverranno amici inseparabili ma una notizia inattesa sconvolgerà i loro piani.
Mille splendidi soli di Khaled Hosseini
Lo scrittore afghano naturalizzato statunitense sceglie di mettere in luce la condizione delle donne che abitano in Afghanistan, attraverso il racconto di un’amicizia casuale, improbabile ma fondata su un bene incondizionato: quella tra Mariam e Laila, figure femminili con vicende di vita e peculiarità distinte. Le due, con alle spalle un passato complesso, si ritroveranno a condividere un marito contro cui dovranno allearsi e da cui tenteranno di proteggersi vicendevolmente.
Le braci di Sándor Márai
Questo romanzo, pubblicato per la prima volta nel 1942, non riscosse subito successo. In questo scritto due uomini, un tempo inseparabili, si incontrano ancora una volta in una sera di metà agosto: sono passati quarantun anni dall’ultima volta. Nel frattempo i due non hanno fatto altro che attendere, a numerosi chilometri di distanza, il momento in cui avrebbero dissotterrato il motivo del loro allontanamento e della loro passaggio da amici a nemici.
L’amicizia tra Henrik, nato in una ricca famiglia della nobiltà e Konrád, figlio di un barone povero, “era seria e silenziosa come tutti i grandi sentimenti destinati a durare una vita intera.”
Qualcuno con cui correre di David Grossman
Anche Assaf e Tamar, dopo essersi cercati a lungo, si incontreranno ma per la prima volta. E pensare che il giovane, di appena sedici anni e contraddistinto da una singolare timidezza, avrebbe voluto soltanto ritrovare il proprietario di un cane che seguirà in lungo e in largo per la città di Gerusalemme. E proprio l’animale, in qualche modo, condurrà Assaf dalla ragazza, altrettanto impegnata in una drammatica ricerca. “Qualcuno con cui correre” è una storia di inseguimenti, rinascite e amicizia.
Tutto ciò che vi devo. Lettere alle amiche di Virginia Woolf
Autrice di capolavori come “La crociera” e “La signora Dalloway”, la grande autrice Virginia Woolf svela la propria più intima dimensione attraverso questa breve raccolta di lettere rivolte proprio alle amiche fedeli che l’hanno accompagnata nel corso della vita. Inedite e mai banali, tali conversazioni private confermano l’unicità della scrittrice che non teme di raccontare, per la prima o ennesima volta, le proprie molteplici sfaccettature alle persone amate. Virginia è ora ironica o sarcastica, ora affettuosa: confida antipatie, narra di amori e svela bugie, ma riflette anche sulla figura femminile del tempo.