Un prete siciliano, nello specifico di Castellammare del Golfo, ha commentato e definito eccessive le parole di un giornalista che invitava le donne vittime di violenza a denunciare.
Di fatto, il giorno dopo la condanna all’ergastolo di Antonino Borgia (l’imprenditore di Partinico accusato di aver ucciso nel 2019 con dieci coltellate Ana Maria Lacramioara Di Piazza), il giornalista dell’Ansa Gianfranco Criscenti ha rivolto questo invito alle donne.
“Se il compagno o marito ti alza le mani, anche una sola volta, scappa via. Il perdono potrebbe costarti la vita. Agisci subito e mettiti al riparo. – ha scritto il giornalista – Contatta il 1522, la polizia o i carabinieri”.
Qualche minuto dopo la pubblicazione del post Crociata, il sacerdote, ha risposto in tal modo: “Beh! il tuo consiglio, Gianfranco, mi sembra un po’ eccessivo. Tra marito e moglie… può capitare. – scrive il sacerdote – Esiste anche il grande valore del perdono vicendevole, della tolleranza, dell’amore per i figli, della consapevolezza di essere, nonostante tutto, un cuor solo e un’anima sola… Può capitare, dunque.”
“Non bisogna, però, mai esagerare, comunque. – aggiunge – La perfezione su questa terra non esiste. Anche le mogli, del resto, talvolta mancano nei confronti dei mariti e… ciò non significa affatto… bisogna accettare…via!!!!!! non esageriamo!!! Esistono, infatti, anche le virtù, che tutti siamo chiamati a sforzarci di praticare. – conclude – Nel matrimonio, infatti, le virtù contano più dell’amore. Quando si è fidanzati, lui vive per lei e lei vive per lui. Quando, però, ci si sposa, l’amore da solo non basta più e servono maggiormente le virtù e lui e lei vivono, soprattutto, per i figli”.