Il premier Giuseppe Conte, dopo il discorso alla Camera, è intervenuto nel pomeriggio anche in Senato dove ha fatto il punto della situazione della situazione epidemiologica in Italia. Ha ribadito la divisione del paese in 3 scenari diversi di rischio, abbandonando la pista delle misure indifferenziate per tutto il Paese: “Una fascia riservata alle regioni a rischio alto, a rischio 4, con le misure più restrittive. Una seconda fascia, a rischio alto ma compatibile con lo scenario 3 con misure lievemente meno restrittive. Infine, la terza fascia che comprende le restanti regioni”.
Riguardo alle misure riguardanti invece tutto il territorio nazionale, in quella che è inquadrata come una fase di transizione verso uno scenario 4, il nuovo dpcm che il governo è pronto ad emanare, dovrebbe prevedere limitazioni tra cui una relativa alla mobilità nella fascia serale più tarda, la chiusura dei centri commerciali nei weekend e nei festivi e la Dad al 100% nelle scuole secondarie di secondo grado.
Nel discorso al Senato, Conte in particolare si è soffermato sul piano di distribuzione dei vaccini in Italia: “Il ministero della Salute, su mia richiesta, sta già lavorando ad un piano operativo per la distribuzione dei vaccini. Quando inizieranno ad arrivare le prime dosi, potremo procedere in modo organizzato secondo un piano ordinato. Ragionevolmente prevedo che favoriremo le fasce più fragili e vulnerabili della popolazione e gli operatori più esposte al pericolo. Tra le fasce più vulnerabili, il governo considera anche le persone più anziane”.