Ci si appresta ufficialmente ad entrare nella stagione dell’autunno, una stagione amata da quanti soffrono il torrido caldo estivo senza però rinunciare a qualche scampagnata o scappatella al mare, soprattutto nel Sud Italia. L’equinozio d’autunno, che segna per l’appunto la fine dell’estate e l’entrata della stagione autunnale nell’emisfero boreale, non è sempre costante.
Nel 2018 e nel 2019, ad esempio, era stato il 23 settembre il passaggio di stagione, mentre quest’anno ricadrà giorno 22 settembre, piuttosto che nel convenzionale 21 settembre.
Ma qual è la ragione di tale slittamento? L’avvio della nuova stagione ricade tutto nella differenza tra il calendario gregoriano, ufficialmente utilizzato e composto da 365 giorni l’anno, e l’anno siderale, che è pari a 6 ore 9 minuti e 10 secondi in più.
Tale scarto va ad incidere, ogni quattro anni, nell’arrivo dell’anno bisestile (come il 2020), aggiungendo un giorno solare al mese di febbraio. Quest’ultimo, causa lo slittamento di un giorno, ovvero il 22 settembre, per l’arrivo dell’equinozio autunnale, dove le ore del giorno e della notte coincidono quasi esattamente.