Maxi sequestro ai danni di unโazienda per il trattamento dei rifiuti a Belpasso, la Ecosider. Lโazienda era considerata giร fallita e a causa di movimento sospetti รจ stato disposto il sequestro del complesso aziendale comprendente una discarica ubicata nel comune etneo, tre fabbricati, e poi mezzi, attrezzature e mobilio vario e le disponibilitร finanziare dellโimprenditore, per un valore complessivo di circa 1,5 milioni di euro.
Le indagini investigative sono state condotte dalla direzione del gruppo di magistrati specializzati nei reati fallimentari e tributari, che hanno costruito le vicende dellโazienda. Nel marzo del 2019, qualche mese prima la dichiarazione del dissesto, lโente aveva trasferito illecitamente lโintero complesso aziendale ad un’altra azienda, chiamata Ecoef, societร appositamente costituita e riconducibile allo stesso Failla. Piรน nel dettaglio, nei primi mesi del 2019 la Ecosider era giร gravata dai debiti nei confronti del fisco, per circa 3,3 milioni di euro, e pertanto cessava sostanzialmente la propria attivitร trasferendo, a fronte di un canone non congruo e mai corrisposto, lโintera azienda (compreso di fabbricati, mezzi e attrezzature) alla Ecoef, la quale oltre a mantenere lo stesso oggetto sociale, identica sede legale e luogo di esercizio, risulta controllata per intero dalla stessa societร ormai fallita.
Alla luce della ricostruzione, le fiamme gialle hanno scoperto il metodo usato da Failla, adesso indagato per il reato di bancarotta fraudolenta. Lโimprenditore รจ accusato di avere tentato di frodare anche i propri creditori e di aver effettuato ingenti prelievi dalle casse sociali senza un valido motivo; di aver eseguito una cessione fittizia della carica di legale rappresentante ad alcuni prestanomi e di aver costituito la nuova azienda solo al fine di trasferirvi esclusivamente gli asset positivi, cosรฌ da sottrarne ai creditori la disponibilitร .
Inoltre, stando alle accuse, lโuomo avrebbe disposto diversi bonifici, senza una valida motivazione, dal conto della fallita azienda a beneficio dei proprio familiari e condotto la azienda al fallimento con โmala gestioโ incondizionata. I finanzieri hanno sequestrato anche somme di denaro a Failla per oltre 1 milione.