La Regione Siciliana è pronta a sbloccare le assunzioni dopo l’ultimo concorso risalente al 1991. A dichiararlo ai microfoni di AMnotizie l’Assessore regionale delle Autonomie locali e della Funzione Pubblica, l’onorevole Bernardette Grasso.
“Dopo l’ultimo concorso che risale al 1991 e i successivi anni scanditi dal blocco delle assunzioni votato dal precedente Governo – dichiara l’assessore –, anche da chi oggi si permette di sentenziare sul mio operato, rispondo con i fatti: grazie al nostro lavoro bandiremo nuovi concorsi all’interno della Regione Siciliana. Il primo bando partirà in autunno per specifiche figure professionali di cui si ha esigenza, in coerenza con il piano dei fabbisogni che sottolineo è stato da noi fatto per la prima volta. Nel 2021 saranno assegnate altre unità, oltre le 706 assunzioni del 2020 per il potenziamento dei Centri per l’Impiego – si ricorda che l’espletamento è delegato alla Funzione Pubblica. Seguiranno altri bandi, man mano che ci saranno i pensionamenti”.
L’assessore ci tiene a difendere il proprio lavoro e a citare l’impegno del governo regionale nelle assunzioni: “Appena un anno dopo il mio insediamento, abbiamo sbloccato le assunzioni e approvato il piano dei fabbisogni e del personale. Abbiamo riorganizzato – continua – gli uffici regionali riducendo le strutture dirigenziali attraverso una mappatura dei processi”.
Grasso conclude il suo intervento ricordando gli obiettivi raggiunti durante il suo mandato: “Ricordo qualche dato raggiunto al giro di boa del mio mandato. Sblocco dei concorsi dopo oltre 20 anni; semplificazione burocratica che punta al digitale; 14 cantieri di lavoro per riorganizzare la struttura amministrativa regionale; riorganizzazione strategica per avviare le riforme; ridefinizione del C.C.N.L dei dipendenti regionali; ridefinizione dei profili professionali all’interno della P.A.; fine del precariato storico degli Enti Locali e Regione; fondo perequativo da € 300 milioni per i comuni in difficoltà a seguito della pandemia da Covid-19; legge di riordino della Polizia locale già in commissione; stiamo lavorando alla riforma del Testo Unico degli Enti Locali”.