Da pochi giorni si sono aperte le iscrizioni ai test universitari che ne decreteranno la futura ammissione al corso di laurea scelto. Secondo un’indagine condotta da Repubblica su alcuni studenti palermitani che quest’anno hanno dovuto affrontare un esame di maturità sperimentale e diverso da quello svoltosi gli scorsi anni, emerge che la tendenza dei futuri universitari è quella di restare quanto più possibile vicini alla loro città, scegliendo, dunque, nella maggior parte dei casi l’ateneo della propria provincia.
Gli effetti dell’emergenza mondiale hanno messo a dura prova gli studenti universitari e le proprie famiglie, in particolar modo gli studenti fuori sede, che nei mesi di lockdown si sono trovati da soli, senza poter tornare dai propri cari. Un altro peso sembra essere stato dato dalla DAD delle lezioni.
I maturandi, che più di tutti hanno potuto sperimentare il nuovo modo di fare scuola online, prediligono le università che da settembre offriranno lezioni fisiche a discapito di tantissimi atenei del centro-nord che, invece, continueranno a svolgere la propria didattica via web. Ma c’è anche chi sta valutando l’idea di iscriversi in atenei che offrono lezioni telematiche a distanza per seguire le spiegazioni dei professori da casa, in modo da poter assicurare allo studente il giusto compromesso tra vicinanza familiare e formazione.
Il rettore dell’Università di Palermo, nonchè ex candidato alle scorse regionali in Sicilia, Fabrizio Micari, ha dichiarato in un’intervista a Repubblica di aver esteso la no tax area dai 13mila euro di ISEE prevista dal Decreto Rilancio ai 25mila euro. Inoltre le nuove matricole che provengono da atenei fuori dall’Isola saranno esenti nel pagamento delle tasse del primo anno.