Ancora piantumazioni di alberi in città, grazie al progetto “2000 alberi per Catania”, proposto dal sindaco Salvo Pogliese e scelto dai cittadini con il finanziamento dei fondi regionali della democrazia partecipata, iniziativa che sta rigenerando il verde urbano a Catania.
Nei giorni scorsi via Dusmet e piazza dei Martiri hanno ricevuto l’immissione di una ventina di nuovi arbusti, della specie Platanus e Sophora japonica, che hanno colmato i vuoti della aiuole, alcuni delle quali in attesa di piantumazioni arboree da parecchi anni.
L’iniziativa, che è realizzata dagli esperti agronomi del verde pubblico comunale, è portata avanti con il coordinamento del capo di gabinetto del sindaco Giuseppe Ferraro. Oltre alle zone del cento storico, il progetto di nuovo verde in questi giorni ha riguardato anche viale Vittorio Veneto con una trentina di nuovi platani, che hanno colmato numerose bordure rimaste orfane di alberature lungo i due lati della strada, per vandalismo o cattiva manutenzione.
Non sono mancate le attenzioni alle zone periferiche e in questi giorni l’attenzione è stata puntata anche su via Acquicella Porto, via San Giacono(San Nullo), il villaggio Dusmet(Nizzeti) ma anche via Giambattista Grassi e via Braille nel quartiere di Canalicchio, tutti della specie Celtis australis.
“Comincia a prendere forma – ha detto il sindaco Salvo Pogliese – il nostro progetto condiviso dai cittadini di piantare un numero così grande di alberi in città che a quanto mi dicono gli addetti, da decenni non avveniva in questa portata. Molte strade e piazze stanno ricevendo innesti di varie tipologie, che nel tempo aumenteranno le zone d’ombra, renderanno più gradevole il contesto e aumenteranno la quantità di ossigeno per l’aria che respiriamo.
Complessivamente sono già quasi quattrocento i nuovi alberi piantati e nei prossimi giorni valuteremo come impiegare il ribasso d’asta, se possibile acquistando altri alberi, per arricchire e rigenerare ancora di più il patrimonio verde cittadino. per anni lasciato alla spontanea attività delle associazioni ambientaliste e a singole iniziative private”.
Il piano prevede che la ditta che sta effettuando le piantumazioni si prenda anche cura delle nuove piante compreso l’annaffiamento per un periodo di tre anni.