Carlo Serini, medico presso l’ospedale San Carlo di Milano, in un post su Facebook, ha fatto sentire il proprio disappunto definendo “cretini” quelli che sabato scorso si sono riuniti in centro dopo tre mesi di chiusura totale.
“Io faccio l’anestesista rianimatore per tutti – spiega Serini -, belli e brutti, bianchi e neri, grandi e piccoli, Italiani e stranieri, insomma non si guarda (giustamente) in faccia a nessuno. MA NON FACCIO L’ANESTESISTA RIANIMATORE PER I CRETINI”.
Il medico insiste sul senso di irresponsabilità dei partecipanti: “Cari cretini, eliminatevi come preferite che fate un favore all’umanità… Ma non chiedeteci ancora di rivedere e rivivere i tre mesi appena trascorsi, a causa del vostro cretinismo”. E conclude specificando: “Io sono in terapia del sonno per sedare e sopire incubi, insonnie e risvegli dopo tre mesi in un ospedale Covid: e voi che cazzo fate? L’aperitivo… Cretino è una diagnosi (e oggi arriva gratis), non un insulto”.
I commenti sono quasi tutti dalla parte del medico, una collega scrive: “Perfettamente d’accordo e lo dico da cittadina e da medico. Grazie per tutto non hanno capito quello che avete fatto e la vita che hanno dato gli operatori sanitari”. E un altro aggiunge: “Solo cretini??? Grande complimento!!!! Io direi molto di più…probabilmente non hanno mai provato la sofferenza”.
Ma c’è anche chi non ha preso di buon occhio lo sfogo del medico che dovrebbe curare proprio tutti, senza distinzioni di sorta: “Se non curassimo più gli irresponsabili, dovremmo non farlo più per i fumatori, gli alcolisti, i tossici, chi fa sport estremi, chi guida ubriaco, chi è un criminale. Praticamente avremmo gli ospedali vuoti”. Altri invece hanno preferito rispondere con un meme, quello di Totò che recita: “Lei è un cretino, s’informi!”.