Nella mattina di domenica 22 marzo, una scossa di magnitudo 3.5 della scala Richter ha colpito la provincia di Catania. L’epicentro è stato a 1.5 km dai Monti Centenari ed è stata distintamente avvertita nei comuni limitrofi.
Al riguardo si è espresso Boris Behncke, vulcanologo dell’Oservatorio Etneo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanoogia. Il suo messaggio su Facebook è stato questo: “Appena si sente un terremotino un po’ più forte di quelli degli ultimi tempi, scattano tutti i soliti tipi di reazioni, comprensibili ma spesso esagerate, visto che si tratta di un patetico magnitudo 3.5. Quindi, nessun potenziale distruttivo, ma questo evento ci dà un semplice messaggio: viviamo, sorpresa, sorpresa, in una zona sismica sul vulcano attualmente più attivo al mondo.”
E continua l’esperto dicendo: “È un messaggio per ricordarci di non dimenticare, in alcun momento, di doverci difendere dai terremoti che ci saranno, inevitabilmente, anche di magnitudo più grandi. Il messaggio è quello che, appena usciti da questa emergenza attuale, ci dobbiamo rimettere al lavoro per renderci meno vulnerabili in caso di eventi naturali, che siano sismici, meteorologici o biologici.”
Riguardo alla scossa di domenica afferma: “Non si tratta di un avviso che qualcosa di pesante sta per arrivare (quello potrebbe arrivare sempre e comunque, a prescindere dal terremoto di poco fa), non è un segnale di un’eruzione maggiore imminente. Si tratta di una normalissima risposta a cambiamenti di stress all’interno della montagna, che, ribadiamo, è attualmente il vulcano più attivo al mondo”.
A conclusione del post, lancia un invito a tutti, consigliando di essere sempre informati sul giusto modo di affrontare un terremoto. Per questo consiglia di studiarsi attentamente le informazioni disponibili sul sito “Iononrischio” della Protezione Civile.