A causa dell’emergenza coronavirus in Italia e anche in Sicilia, il governo nazionale ha preso misure energiche nel tentativo di contenere l’epidemia. Tra queste c’รจ anche la discussa chiusura di scuole e universitร . Se da un lato alcuni credono che queste misure di sicurezza siano eccessive, d’altro canto fioccano gli appelli al buon senso degli italiani, con ripetuti inviti da parte delle istituzioni e dagli esperti sanitari a seguire le basilari indicazioni per evitare il contagio.
Nonostante questo, a Catania l’invito ad adottare misure precauzionali quali il mantenere un minimo di distanza di sicurezza non sembra essere stato recepito da tutti, e alcuni potrebbero aver visto la chiusura delle scuole e delle universitร come un’occasione per disporre di maggior tempo libero.
Ne sono spia alcuni locali della movida di Catania, tradizionalmente pieni nonostante il coronavirus. Se da un lato, anche per i commercianti, รจ di certo positivo il fatto che i locali non si siano, da un giorno all’altro, improvvisamente svuotati del tutto, d’altro canto รจ vero che assembramenti particolarmente affollati sono anche testimonianza di una certa noncuranza degli inviti fatti. Tuttavia, รจ anche vero che la flessione in molti locali del centro storico si รจ verificata anche a livello commerciale, con meno clienti e quindi meno entrate.
L’invito a una maggiore prudenza e le relative direttive sono state di certo recepite dalla maggior parte dei cittadini, esercizi commerciali inclusi. Oltre all’invito dell’assessore alle Attivitร Produttive di Catania, di esporre le indicazioni con le norme igieniche e di dotarsi di disinfettante, diversi locali hanno ridotto la capienza anche del 50%, in modo tale da consentire il rispetto delle disposizioni legislative miranti a salvaguardare l’incolumitร dei clienti.
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