La proposta di legge sulla promozione della lettura, promossa dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, è stata approvata, dopo un ritardo di due mesi e, soprattutto, con luci e ombre sulla questione delle presunte agevolazioni. Iniziando ad illustrare le nuove direttive della legge, partiamo dal Piano nazionale d’azione per la promozione della lettura, coordinato e monitorato dal Mibact, secondo le direttive disposte dal Centro per il libro e la lettura (CEPELL). Ad esso è prevista l’adesione da parte di regioni, province tramite patti locali indirizzati al coinvolgimenti di scuole, biblioteche e privati.
In particolare, le scuole potranno contribuire al progetto sia come biblioteche designate, quindi nell’ambito della diffusione libresca, sia tramite progetti che coinvolgano gli studenti tramite l’utilizzo dei materiali delle Teche della società RAI – Radiotelevisione italiana Spa.
Tuttavia, di fronte a proposte innovative e favorevoli alla diffusione della cultura letteraria, sono previste forti limitazioni sull’acquisto dei libri, quali l’abbassamento dello sconto applicabile dal 15% al 5%, da mantenere fisso ad eccezione di un mese l’anno, in cui sarà possibile applicare uno sconto del 20%. Al posto delle agevolazioni sul prezzo è prevista l’assegnazione di una Carta della cultura, ovvero una carta elettronica del valore nominale di 100 euro, utilizzabile entro un anno dal rilascio per l’acquisito di libri cartacei o digitali, anche scolastici, muniti di codice ISBN. Non sono ancora chiare le modalità e i criteri di assegnazione di tale carta, che sicuramente mira a far avvicinare alla lettura anche i meno abbienti, procedimento discordante con il previsto innalzamento dei prezzi dei volumi.
Per quanto riguarda le altre novità, partire dall’anno 2020 ad una città italiana verrà conferito il titolo di “Capitale italiana del libro”,con un premio di 500mila euro al fine di favorire progetti, iniziative e attività letterarie. Inoltre, le librerie potranno iscriversi ad uno speciale albo che darà loro il diritto di esibire il marchio, valido per tre anni, di “librerie di qualità” nei loro, sicuramente ormai più costosi, volumi.
Tornando a parlare di costi, quelli previsti per l’attuazione della legge sono di circa 10.250.000 euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 e a 9.250.000 a decorrere dal 2022. Tuttavia, saranno previste anche iniziative gratuite che agevoleranno la possibilità di donare libri a soggetti pubblici e privati a scopi solidaristici.