Torna nelle aule delle scuole italiane l’insegnamento dell’educazione civica a partire da settembre. È stata approvata dalla Camera con 451 voti favorevoli e 3 astenuti la proposta di legge che istituisce l’insegnamento alle scuole elementari e medie dell’educazione civica. Il provvedimento passerà ora dal Senato.
Il numero previsto per l’insegnamento della disciplina sarà non meno di 33 ore all’anno necessario, così come è scritto nel provvedimento, per “sviluppare la conoscenza e la comprensione delle strutture e dei profili sociali, economici, giuridici, civici e ambientali della società”. Sarà il Ministro dell’Istruzione a definire le linee guida della disciplina che includerà pure il rispetto dei beni pubblici, l’attendibilità delle fonti sul web, le fake news e la cittadinanza digitale.
Il testo prevede inoltre l’istituzione della Consulta dei diritti e dei doveri dell’adolescente digitale, che opera in coordinamento con il Tavolo tecnico per la prevenzione e il contrasto del cyberbullismo. Nella Consulta è assicurata la rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli esperti del settore e un componente è espresso dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza.
Uno dei principali sostenitori per l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica è stato Matteo Salvini che a tal proposito aveva lanciato pure la proposta di reintrodurre il grembiule nelle scuole elementari e medie in nome dell’uguaglianza. “Visto che tutti i bimbi sono uguali – aveva detto qualche giorno fa durante un comizio – io nel nome della parità di tutti rimetterei un bel grembiulino. Così non c’è quello con la felpa da 800 euro e quello con le scarpe da 20 euro”.
Il presidente della Commissione Cultura della Camera Luigi Gallo, aggiunge: “Come M5S avremmo preferito che le ore fossero 34 anziché 33 annuali. Ma abbiamo accettato con l’obiettivo di accelerare il ritorno dell’educazione civica nella scuola italiana già dal prossimo anno e abbiamo ottenuto che nella scuola media e secondaria superiore sia assegnato agli insegnanti di diritto”.
“Oggi è una giornata importante per questa XVIII Legislatura – sottolinea il deputato di Forza Italia Roberto Pella – con l’introduzione dell’educazione civica nelle scuole di ogni ordine e grado contribuiremo a formare cittadini responsabili e attivi e a promuovere la partecipazione piena e consapevole alla vita civica, culturale e sociale delle comunità”.
Prima del voto per l’introduzione dell’insegnamento dell’educazione civica, un’altra nuova novità: l’abolizione delle note e delle espulsioni per gli allievi delle elementari. Sanzioni che spariscono a livello ufficiale in quanto con il voto del 30 aprile, la Camera ha approvato un emendamento con cui vengono abrogati gli articoli 412 e 414 del Regio decreto 26 aprile 1928, numero 1297.