Forse, da piccoli, l’ambizione di molti era visitare l’infinito oceano di stelle che è l’universo, arrivare quasi a toccare la Luna, vedere con i propri occhi la meravigliosa nebulosa di Orione e restare quasi esterrefatti da tutti gli infiniti corpi celesti che costellano il mantello nero? Adesso le cose sono un po’ cambiate: pagheremmo fior di quattrini per restare 5 minuti in più a letto.
Ma se la Nasa fosse disposta a pagare ben 19 mila dollari (circa 16mila euro) a chiunque si offra volontario di stare a letto per 60 giorni? Si tratta di un esperimento organizzato dall’agenzia responsabile del programma spaziale, in collaborazione con quella tedesca, per capire come ridurre gli effetti negativi del corpo in relazione all’assenza di gravità. Per farlo, bisogna simulare una condizione quanto più simile ad un corpo umano che fluttua sullo spazio.
I campioni dell’esperimento dovranno essere 12 uomini e 12 donne di età compresa tra i 24 e i 55 anni, con padronanza della lingua tedesca: la sede dell’esperimento è Colonia, in Germania. Per due mesi, esattamente da settembre a dicembre 2019, le cavie dovranno mangiare, fare esercizio, lavarsi e vestirsi: il tutto stesi in un letto singolo, nella stessa posizione.
Per una simulazione più fedele delle condizioni nello spazio, i letti dovranno essere leggermente inclinati in modo da far risalire il sangue verso il cervello. Le persone saranno inoltre divise in due gruppi: uno si limiterà ad essere osservato dai ricercatori fino alla fine del programma; l’altro sarà posto su una centrifuga. Questa è stata realizzata appositamente per simulare gravità artificiale con la finalità di far scorrere il sangue per tutto il corpo. Finalmente una bella scusa per stare a letto ‘in nome della scienza’.