Già nel corso del 2018 Facebook ha annunciato la propria intenzione di sviluppare una criptovaluta nativa da utilizzare su piattaforme come WhatsApp. Quale sarebbe il vantaggio? La moneta permetterebbe di inviare denaro direttamente attraverso il sistema di messaggistica di WhatsApp, il che si tradurrebbe nell’invio istantaneo di denaro da una parte all’altra del mondo a costi irrisori.
Nel caso della valuta di Facebook si parlerebbe, secondo il New York Times e Bloomberg, di stablecoin, ossia una valuta che non è legata a mercati digitali ma a risorse fisiche (oro, dollari, altra valuta) che lo rende un po’ l’opposto dei bit-coin e, soprattutto, ne minimizzerebbe l’instabilità.
L’integrazione delle piattaforme WhatsApp e Instagram porterebbero al colosso dei social un possibile bacino di utenza di circa 2,5 miliardi di persone che potrebbero usufruire della moneta elettronica. Questo inoltre darebbe a Facebook la possibilità di competere con il colosso cinese WeChat, che permette già da qualche tempo ai suoi utenti di effettuare pagamenti attraverso la propria piattaforma.
La società non ha rilasciato molte dichiarazioni. In un comunicato a Bloomberg si può leggere: “Come tante altre società, Facebook sta valutando opzioni per sfruttare le potenzialità della tecnologia di blockchain. Questo nuovo piccolo team sta valutando diverse applicazioni. Al momento non abbiamo nulla di più da condividere”. Per quanto riguarda le tempistiche, il sistema potrebbe essere lanciato entro il prossimo anno per battere sul tempo i concorrenti: Telegram per esempio, che conta oltre 300 milioni di utenti in tutto il mondo, ha già ottenuto 1,7 miliardi di dollari dagli investitori dopo aver comunicato che il suo progetto di criptovaluta è al 90%.