Oggi, 14 febbraio, alle ore 19, allโordine del giorno del Consiglio dei Ministri ci sarร la bozza dellโaccordo tra Stato e Regione Veneto sullโautonomia.
Il documento, riguardante la regionalizzazione di Veneto e Lombardia, presenta una sezione dedicata all’istruzione, in cui si esplicitano i campi in cui dovrร agire la regione, nel caso in cui la bozza venga approvata.
La regione, nello specifico, dovrร occuparsi di:
- disciplina delle modalitร di valutazione del sistema educativo regionale di istruzione e formazione;
- disciplina della programmazione dei percorsi di alternanza scuola-lavoro;
- formazione dei docenti;
- apprendistato;
- disciplina, mediante contratti integrativi, dellโorganizzazione e del rapporto di lavoro del personale dirigente, docente, amministrativo, tecnico e ausiliario;
- disciplina della programmazione dellโofferta formativa integrata con la formazione professionale;
- disciplina sulle reti scolastiche;
- disciplina degli organi collegiali;
- istruzione per gli adulti.
Per i Dirigenti scolastici sarร istituito uno specifico ruolo regionale, salva la facoltร di permanere nei ruoli della dirigenza scolastica statale trascorsi tre anni dal trasferimento delle competenze. Per quanto riguarda i docenti, gli ATA e il personale educativo con contratto a tempo indeterminato in servizio presso le istituzioni scolastiche al momento della stipulazione dellโIntesa rimane inserito nei ruoli statali, salva diversa volontร espressa dal personale stesso. I docenti, invece, che confluiranno nei ruoli regionali saranno i nuovi assunti e quanti avranno contratto a tempo determinato.
Nel frattempo, perรฒ, scuola, universitร e sindacati si stanno giร mobilitando, attraverso l’organizzazione di vari scioperi previsti tra la fine di febbraio e l’inizio di marzo, per protestare contro la richiesta di Autonomia. Come afferma laย Flc-Cgil:ย “Questo progetto aggiungerebbe ulteriori disuguaglianze, divisioni sociali e culturali, a quelle che giร affliggono il nostro Paese”.