L’arcivescovo metropolita di Catania, Salvatore Gristina, nell’omelia della Messa celebrata nell’Ottava della festa in onore della Patrona della città è ritornato sui fatti della mattina del 6 febbraio, sui quali la Procura ha anche aperto un’inchiesta.
“Onorare Sant’Agata significa anche collaborare affinché la festa, in tutti i suoi momenti, si svolga con ordine, nella sicurezza e nella legalità”, ha dichiarato l’arcivescovo. “Bisogna sottolineare – aggiunge mons. Gristina – che, facendo ciascuno la nostra parte, la festa sta andando bene. Possiamo, quindi, ringraziarci vicendevolmente, fedeli, Istituzioni civili ed ecclesiastiche, Comitato per la Festa di Sant’Agata, associazioni agatine e volontariato. Non possiamo accettare che l’impegno generoso da parte di tante persone di buona volontà sia offuscato da qualche gesto contrario da parte di pochi. Chi ha sbagliato – continua l’arcivescovo di Catania – se ne renda conto, se ne penta, chieda perdono al Signore, si scusi con Sant’Agata e con la comunità”.
“Essere devoti di Agata significa impegno personale e comunitario per onorarla bene, con la santità della vita, con l’onestà quotidiana, con la promozione del bene comune, con la solidarietà e l’accoglienza verso tutti, e – conclude Gristina – particolarmente nei riguardi delle persone che da noi attendono vicinanza cordiale e generosa”.
Leggi anche: Sant’Agata, disposta scorta per Mons. Scionti e Claudio Consoli
L’arcivescovo metropolita di Catania, Salvatore Gristina, nell’omelia della Messa celebrata nell’Ottava della festa in onore della Patrona della città è ritornato sui fatti della mattina del 6 febbraio, sui quali la Procura ha anche aperto un’inchiesta.
“Onorare Sant’Agata significa anche collaborare affinché la festa, in tutti i suoi momenti, si svolga con ordine, nella sicurezza e nella legalità”, ha dichiarato l’arcivescovo. “Bisogna sottolineare – aggiunge mons. Gristina – che, facendo ciascuno la nostra parte, la festa sta andando bene. Possiamo, quindi, ringraziarci vicendevolmente, fedeli, Istituzioni civili ed ecclesiastiche, Comitato per la Festa di Sant’Agata, associazioni agatine e volontariato. Non possiamo accettare che l’impegno generoso da parte di tante persone di buona volontà sia offuscato da qualche gesto contrario da parte di pochi. Chi ha sbagliato – continua l’arcivescovo di Catania – se ne renda conto, se ne penta, chieda perdono al Signore, si scusi con Sant’Agata e con la comunità”.
“Essere devoti di Agata significa impegno personale e comunitario per onorarla bene, con la santità della vita, con l’onestà quotidiana, con la promozione del bene comune, con la solidarietà e l’accoglienza verso tutti, e – conclude Gristina – particolarmente nei riguardi delle persone che da noi attendono vicinanza cordiale e generosa”.
Leggi anche: Sant’Agata, disposta scorta per Mons. Scionti e Claudio Consoli